Carla Signoris è la mamma di Giovanni Crozza Signoris – al suo esordio al cinema – e moglie di Maurizio Crozza. Attrice italiana molto apprezzata è nata a Genova il 10 ottobre del 1958 e da sempre volto di tante campagne televisive di prevenzione. Attualmente Carla Signoris è il volto della Alisa sui tumori della pelle dal nome “Pronto” Sono Carla”.
Nelle ultime ore però è diventata tristemente virale la lettera di un cinquantenne ligure malato di tumore che scrive a Carla Signoris e Fiorello “Caro Fiorello, cara Carla Signoris, ho avuto un melanoma, ma non posso prenotare il controllo dei nei”. È la testimonianza-appello di un ligure di cinquant’anni, raccolta e rilanciata via social dalla Lista Sansa Genova che fa riferimento al consigliere regionale della Liguria Ferruccio Sansa.
Fiorello a Sanremo: importanza della prevenzione
“Quando ho sentito Fiorello che a Sanremo dal palco ricordava l’importanza di controllare i nei per salvarsi la vita avrei voluto salire sulla mia auto e correre all’Ariston per parlargli – dice l’uomo nell’appello -. Quando ho visto gli spot sulla prevenzione del melanoma realizzati dalla Regione Liguria con Carla Signoris avrei voluto chiamarla per dirle che a sua insaputa aveva prestato il suo volto per pubblicizzare un servizio che non esiste”.
In Liguria il servizio pubblico non esiste: le liste sono chiuse
“Ecco cosa succede nella vita reale qui in Liguria (e forse anche in altre regioni): sono un uomo di cinquant’anni con due figli. Nel 2015 ho avuto un melanoma. Sono una persona ad alto rischio, me lo ha detto il dermatologo. Non è un bel vivere. Il mese scorso il mio medico mi ha detto che devo ripetere ancora l’esame dei nei, perché sono stato malato. Mi ha fatto la prescrizione. Ho telefonato per prenotare ed ecco cosa mi sono sentito rispondere: ‘Al momento è impossibile fare la mappatura dei nei. Riprovi ad aprile o a maggio che forse riapriremo le prenotazioni, ma comunque ci vorranno molti molti mesi’. Capite cosa vuol dire? Impossibile fare l’esame”.
‘Non aspettare, il tempo fa la differenza. Vai dai privati’
L’appello prosegue: “Così il mio medico mi ha detto: ‘Non aspettare, il tempo fa la differenza. Vai dai privati’. Pagando, si intende. Chi può permetterselo bene, gli altri peggio per loro. Sperano e incrociano le dita. Parliamo di melanoma, un tumore della pelle molto grave, per cui la tempestività della diagnosi è un fattore decisivo. È una malattia che colpisce cinquecento persone l’hanno solo in Liguria. Eppure la prevenzione è di fatto impossibile senza pagare. E per me tra l’altro non si tratta neanche la prevenzione, ma di un controllo: io sono stato malato! Questo vorrei dire a Fiorello e a Carla. Non ce l’ho con loro, anzi. Ma dovete sapere come vanno le cose nel mondo reale… E se avete un minuto… rispondetemi. A me e a chi si trova nella mia situazione”.
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