Israele - Hamas in guerra, le notizie di oggi | Netanyahu ordina un piano di evacuazione per Rafah: «Bisogna eliminare 4 battaglioni di Hamas»

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Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Netanyahu ordina un piano di evacuazione per Rafah: «Bisogna eliminare 4 battaglioni di Hamas»

• È il 124° giorno di guerra: quasi 28 mila le persone uccise a Gaza. In Israele, 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre • L’America a Israele: attaccare Rafah sarebbe disastroso • 007 Usa, Israele non è vicino a eliminare Hamas

Ore 19:04 – Borrell: «Un’offensiva su Rafah avrebbe conseguenze catastrofiche»

Il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, giudica «allarmanti» le notizie riguardanti un allargamento dell’offensiva israeliana a Rafah, nell’estremità meridionale della Striscia di Gaza. «Le notizie circa una offensiva militare israeliana a Rafah sono allarmanti. Avrebbe conseguenze catastrofiche che peggiorerebbero la già disperata situazione umanitaria e l’insopportabile numero di vittime civili», ha scritto Borrell su X, ricordando che 1,4 milioni di palestinesi si trovano attualmente a Rafah, «senza un posto sicuro dove andare».

Ore 18:54Barcellona, un arresto per propaganda pro-Isis

Un uomo è stato arrestato a Barcellona con l’accusa di «auto-indottrinamento» e «apologia del terrorismo», dopo aver diffuso su Internet messaggi di propaganda in favore del jihadismo e dell’Isis e contro Israele e i suoi alleati. Lo rende noto la Polizia Nazionale spagnola. Stando agli inquirenti, l’indagato, di cui non sono stati resi noti dati personali, aveva «migliaia di follower» sui social, che usava per diffondere propaganda «radicale» al «maggior numero di persone possibili». L’arresto è avvenuto lo scorso martedì. In seguito, un giudice ha decretato per il detenuto il carcere preventivo come misura cautelare.

Ore 18:49Wall Street Journal: «Il cessate il fuoco è centrale per la normalizzazione Arabia-Israele»

Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha detto al segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dovrebbe essere raggiunto il prima possibile prima che siano possibili passi avanti nel processo di normalizzazione tra Arabia Saudita e Israele. È quanto riporta oggi il Wall Street Journal citando funzionari sauditi. Bin Salman ha ricevuto lunedì scorso a Riad il segretario di Stato, con cui ha avuto circa due ore di colloquio.

Ore 18:35Più di 30 razzi lanciati da Hezbollah verso Israele

Il partito sciita filo-iraniano Hezbollah ha lanciato più di 30 razzi dal sud del Libano verso Israele. Lo ha riferito il quotidiano «Times of Israel», precisando che la maggior parte dei razzi è stata abbattuta dal sistema di difesa missilistica Iron Dome o è stata lasciata atterrare in aree aperte. Al momento non risultano danni ne’ feriti. Secondo la stessa fonte, oggi è il secondo giorno consecutivo in cui dal Libano viene lanciata una raffica di razzi cosi’ numerosa. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dei lanci attraverso un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa libanese «Nna», in cui si apprende che i miliziani hanno preso di mira Israele con «decine di razzi Katyusha».

Ore 17:56Netanyahu ordina alla Difesa di preparare piani di evacuazione per Rafah

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato venerdì al suo esercito di preparare un «piano di evacuazione» per i civili di Rafah. Gli Stati Uniti e l’ONU si sono allarmati per una possibile offensiva di Israele contro questo rifugio degli sfollati a causa della guerra nella Striscia di Gaza. In una rara critica a Israele da parte del presidente americano Joe Biden, da quattro mesi dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas, ha giudicato «eccessiva» la «risposta nella Striscia di Gaza».

Ore 17:35L’ayatollah Khamenei eliminato da Instagram, Meta rimuove l’account

L’ayatollah Ali Khamenei fuori da Instagram. Meta ha rimosso gli account sul social media appartenenti al leader supremo iraniano dopo mesi di pressioni da parte di gruppi filo-israeliani. Come riportano i media, Meta ha citato ripetute violazioni della politica che riguarda gruppi o individui che «proclamino una missione violenta o siano impegnati nella violenza». L’account di Ali Khamenei in lingua persiana aveva oltre 5,1 milioni di follower, mentre quello in lingua inglese ne aveva oltre 204.000. «Abbiamo rimosso questi account per aver violato ripetutamente la nostra politica su organizzazioni e individui pericolosi», ha confermato un portavoce di Meta. Nei mesi scorsi ci sono stati ripetuti appelli da parte dell’opposizione iraniana e degli attivisti filo-israeliani a bloccare gli account sui social media di Khamenei, in particolare in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele.

Ore 17:32Fonti egiziane: «Rafforzata la sicurezza al valico di Rafah»

Fonti locali e testimoni oculari hanno rivelato che nuove forze di sicurezza egiziane sono arrivate al valico di Rafah con la Striscia di Gaza per proteggere ulteriormente il confine, dove, a solo un paio di chilometri, sono ammassati quasi due milioni di palestinesi spinti a sud dai bombardamenti israeliani, giunti ormai appena oltreconfine. Le fonti hanno aggiunto che circa 40 veicoli della polizia e della sicurezza si sono spostati da Al-Arish a Rafah per proteggere il confine, innalzare la recinzione che separa da Gaza e rinforzarla con filo spinato per impedire qualsiasi tentativo di sconfinamento. Una fonte ufficiale nel governatorato del Nord Sinai ha però puntualizzato che il rinforzo della sicurezza al confine è stato continuo dal 7 ottobre, con l’Egitto che ha sempre detto di voler respingere qualunque tentativo di sfollare i palestinesi oltreconfine, verso il territorio egiziano, iniziativa che, secondo Il Cairo, servirebbe solo ad accantonare la questione palestinese e la soluzione a due Stati.

Ore 17:28Il presidente della Knesset cancella l’incontro con Guterres a New York

Il presidente della Knesset Amir Ohana ha annunciato di aver cancellato l’incontro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che si sarebbe dovuto svolgere in giornata al Palazzo di Vetro a New York. «Volevo provare a persuaderlo, ma ieri – ha fatto sapere Ohana – ha di nuovo fatto appello ad Israele di fermare i combattimenti e lo ha criticato. Ci sono cause perse e linee rosse», ha aggiunto sottolineando di non voler riaccreditare Guterrres. Ohana è a New York per partecipare ad una Conferenza interparlamentare.

Ore 17:14«Rafforzata ulteriormente la sicurezza alle ambasciate israeliane nel mondo»

Sicurezza ulteriormente rafforzata in diverse ambasciate israeliane nel mondo. A riferirne è il Times of Israel che rilancia notizie del Canale 12 israeliano secondo cui si tratta di misure scattate in risposta alla scoperta di piani per «attacchi terroristici». Tra quelle considerate a rischio «attacchi terroristici», viene riferito, vi sono le rappresentanze diplomatiche in Olanda, India e Svezia. A fine gennaio un «oggetto pericoloso» era stato trovato e neutralizzato presso l’ambasciata israeliana a Stoccolma. «Siamo stati oggetto di un tentativo di attacco – aveva scritto su X l’ambasciatore israeliano in Svezia Ziv Nevo Kulman – Non ci faremo intimidire dal terrore».

Ore 16:53Nominato un nuovo Capo di Stato maggiore in Libano dopo 14 mesi

Nel mezzo della guerra in corso tra gli Hezbollah libanesi e Israele, il governo libanese ha nominato nelle ultime ore un nuovo capo di Stato maggiore delle forze armate, incarico che era vacante da 14 mesi. Il generale Hassan Aude è stato nominato capo di Stato maggiore su forte spinta dell’attuale comandante in capo delle forze armate, il generale Joseph Aoun e del premier uscente Najib Miqati. Nonostante i dissidi interni alla maggioranza di governo tra le forze contrarie e quelle favorevoli alla nomina di Aude, secondo i media di Beirut la priorità istituzionale libanese è stata di colmare il vuoto ai vertici dello Stato maggiore. Il predecessore di Aude aveva lasciato l’incarico a dicembre del 2022. Su forti pressioni della comunità internazionale, lo scorso 15 dicembre era stato inoltre prorogato di un anno l’incarico del generale Aoun ai vertici dell’istituzione militare. E questo per evitare che il Libano rimanesse senza capo dell’esercito in una fase così delicata del conflitto armato in corso. Il governo libanese, presieduto dal premier uscente Miqati, è formato anche da ministri di Hezbollah e da altri alleati del movimento armato filo-iraniano.

Ore 16:22Austin parla con Gallant di pianificazione postbellica a Gaza

Il Segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha avuto un ieri un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, “per discutere della pianificazione postbellica per Gaza, della necessità di aumentare l`assistenza umanitaria per i civili palestinesi a Gaza e degli sforzi di stabilizzazione in Cisgiordania”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dal Pentagono. Austin “ha ribadito la necessità di proteggere i civili mentre Israele conduce le sue operazioni contro Hamas”, prosegue la nota. Il capo del Pentagono e Gallant “hanno discusso della risposta degli Stati Uniti agli attacchi contro le forze statunitensi da parte di gruppi di miliziani allineati con l`Iran”, conclude il comunicato.

Ore 15:59Netanyahu: «Bisogna eliminare 4 battaglioni Hamas a Rafah»

«Non ГЁ possibile raggiungere gli obiettivi della guerra per lРІР‚в„ўeliminazione di Hamas e al tempo stesso lasciare 4 suoi battaglioni a RafahР’В». Lo ha detto, secondo il suo ufficio, il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che «è chiaro che una operazione potente a Rafah obbliga allo sgombero dei civili dalle zone di combattimentoР’В». Serve – ha spiegato – un Р’В«doppio pianoР’В»: uno per lРІР‚в„ўeliminazione dei battaglioni di Hamas, lРІР‚в„ўaltro per lРІР‚в„ўevacuazione della popolazione civile.

Ore 15:38Comandante Idf: «Ci prepariamo a estendere guerra»

L’obiettivo dei militari è di «cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da permettere ai residenti di tornare in sicurezza», l’esercito continua «a preparare l’espansione della guerra e ad andare all’offensiva» contro Hezbollah, ha detto Gordin, citato da Times of Israel. Sono 80mila le persone evacuate dal nord d’Israele, dopo che la milizia sciita ha iniziato a bombardare l’area l’8 ottobre, alll’indomani del massacro compiuto da Hamas in Israele che ha innescato la guerra in corso a Gaza.

Ore 14:58Mezzaluna Rossa: «Irruzione forze Israele in ospedale Khan Younis»

Le forze israeliane hanno preso d’assalto l’ospedale Al-Amal di Khan Younis, a Gaza, ha dichiarato la Mezzaluna Rossa Palestinese. L’ospedale ospita alcune decine di persone sfollate a causa del conflitto, oltre ai pazienti e al personale medico. Khan Younis è stata al centro dell’offensiva di terra israeliana nelle ultime settimane. All’inizio di questa settimana, la Mezzaluna ha dichiarato che 8.000 sfollati sono stati evacuati dalla sua sede di Khan Younis e dall’ospedale Al-Amal e che solo 40 sfollati, circa 80 pazienti e 100 membri del personale sono rimasti nel centro medico. L’organizzazione umanitaria non ha fornito ulteriori dettagli sul raid di oggi.

Ore 14:49 Siria: abbattuti due droni entrati da Israele

L’agenzia di stampa statale siriana Sana, citando una fonte militare, ha riferito che le difese aeree hanno abbattuto due droni che erano entrati nello spazio aereo siriano dalle alture del Golan israeliane. L’agenzia siriana ha aggiunto che i droni sono stati intercettati a ovest di Damasco.

Ore 14:13«Israele colpisce un aeroporto militare vicino a Damasco»

Le difese aeree siriane sono state attivate dopo che presunti attacchi aerei israeliani sarebbero stati lanciati contro obiettivi nell’area di Damasco. Secondo i primi rapporti dei media siriani, sarebbe stato preso di mira l’aeroporto militare di Mezzeh, nei pressi della capitale.

Ore 14:12L’Idf arresta in Cisgiordania 12 palestinesi ricercati

Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 12 palestinesi ricercati in tutta la Giudea e Samaria e nella Valle del Giordano. Lo ha reso noto l’Idf, precisando che le truppe hanno operato tutta la notte nel campo profughi di Tulkarem e hanno arrestato quattro persone ricercate. I soldati hanno arrestato tre persone sospettate di coinvolgimento in azioni terroristiche a Kfar al-Mu’air e altre tre ricercati sono stati arrestati a Kfar Singil, dove sono stati confiscati fondi dei terroristi. Dall’inizio della guerra In Giudea, Samaria e nella valle del Giordano sono state arrestate più di 3.050 persone ricercate, di cui più di 1.350 affiliati ad Hamas.

Ore 14:08 TACCUINO MILITARE | La prevenzione degli Stati Uniti

(di Guido Olimpio) Gli Usa in Mar Rosso puntano sulla «prevenzione», raid per impedire agli Houthi di portare attacchi. È un modo di avere l’iniziativa: nelle ultime ore sono stati distrutti 4 droni esplosivi marittimi e sette missili da crociera antinave pronti al lancio. Questo tipo di operazione richiede una sorveglianza costante delle zone sotto il controllo dei militanti filoiraniani, infatti è stata segnalata spesso l’attività dei ricognitori statunitensi. Il premier israeliano Netanyahu continua a sostenere che l’offensiva proseguirà fino alla neutralizzazione della minaccia di Hamas a Gaza. E, allora, secondo le valutazioni dell’intelligence statunitense l’obiettivo non sarebbe così vicino: l’Idf — sostengono fonti citate dal New York Times — ha eliminato solo un terzo dei guerriglieri ed è un errore misurare il successo con il numero di nemici eliminati. I portavoce di Gerusalemme, però, insistono nel descrivere le difficoltà del movimento palestinese ed in particolare del suo leader, Yahya Sinwar. Nascosto nei tunnel a Khan Younis, avrebbe seri problemi nel comunicare con le «brigate» di combattenti.

Ore 14:01Blinken: «La tregua non è morta»

(di Davide Frattini, inviato a Tel Aviv) Due ore, due giorni, due settimane. «E due mesi se dovessero servire». L’offensiva dentro Khan Younis va avanti massiccia, «stiamo distruggendo l’infrastruttura di Hamas e ci prenderemo tutto il tempo necessario», spiega una fonte militare all’agenzia Reuters. L’intelligence resta convinta che Yahya Sinwar, il capo di Hamas, sia nascosto nelle gallerie scavate sotto la cittadina dov’è nato e cresciuto. Il pianificatore della mattanza di oltre quattro mesi fa nel sud di Israele avrebbe però «perso i contatti — rivela il telegiornale del canale pubblico — con gli altri leader» e non sarebbe stato coinvolto nella risposta presentata dai fondamentalisti sulla bozza d’intesa per la liberazione degli ultimi ostaggi e per una tregua nei combattimenti. Così gli israeliani mandano messaggi attraverso la televisione che nei tunnel attrezzati e sofisticati dovrebbe ancora funzionare: «Se libera i rapiti e lascia la Striscia, per noi non è un problema», commenta all’emittente americana Nbc un consigliere del premier Benjamin Netanyahu. Che però ha ribadito: «Elimineremo tutti i capi terroristi». La fuga in esilio sarebbe l’ipotesi Yasser Arafat 1982, quando il raìs palestinese — dopo messi di assedio israeliano — se ne andò con le sue milizie da Beirut a Tunisi, dove il Mossad tentò peraltro di ammazzarlo. (…) Leggi qui l’articolo completo del PUNTO AMERICA-CINA

Ore 13:54Hamas chiede mille camion di aiuti al giorno nel nord di Gaza

Il governo di Hamas a Gaza ha chiesto che ogni giorno 1.000 camion di aiuti umanitari possano accedere al nord della Striscia. Lo riferiscono i media in lingua araba. «Chiediamo immediatamente l’ingresso di 1.000 camion al giorno nel nord di Gaza finché non si sarà ripresa dalla carestia e dalle sue conseguenze», ha affermato Hamas. L’ufficio stampa governativo di Hamas a Gaza sostiene che questa quantità di aiuti è necessaria perché «la carestia nel nord di Gaza sta peggiorando» a seguito delle azioni americane e israeliane. Si ritiene che ci siano dai 300.000 ai 400.000 palestinesi che vivono ancora nel nord di Gaza, di cui l’Idf ha ordinato l’evacuazione all’inizio della guerra.

Ore 13:29Israele: «L’esercito continua l’operazione a Khan Yunis»

L’esercito israeliano continua ad operare nella zona di Khan Yunis nel sud della Striscia con «raid mirati su strutture terroristiche» e combattimenti con i miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui «i soldati hanno localizzato postazioni di lancio collocate accanto ad un asilo e una moschea». «Le rampe di lancio, cariche e destinate al territorio israeliano – ha continuato la stessa fonte – sono state distrutte». Scoperto anche «l’imbocco di un tunnel» che si estendeva all’interno «di un impianto idrico civile».

Ore 13:11Unicef: «Oltre 600 mila bambini sfollati nel governatorato di Rafah»

«L’Unicef chiede urgentemente alle parti di astenersi da un’escalation militare nel Governatorato di Rafah a Gaza dove oltre 600.000 bambini e le loro famiglie sono sfollati, molti dei quali piР“в„– di una volta. Un’escalation dei combattimenti a Rafah, che ГЁ giГ  in difficoltГ  per il numero straordinario di persone sfollate da altre parti di Gaza, sarГ  un’altra fase devastante in una guerra che, secondo le notizie, ha ucciso oltre 27.000 persone, la maggior parte delle quali donne e bambiniР’В». Г€ l’appello della direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell. Р’В«Altre migliaia- aggiunge- potrebbero morire nelle violenze o per la mancanza di servizi essenziali e l’ulteriore interruzione di assistenza umanitaria. Abbiamo bisogno che gli ultimi ospedali, rifugi, mercati e sistemi idrici rimanenti a Gaza continuino a funzionare. Senza di essi, la fame e le malattie saliranno alle stelle, portando via altre vite di bambiniР’В». Р’В«Faccio appello a tutte le parti in conflitto affinchГ© – sottolinea – rispettino gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario. CiГІ include la massima attenzione a risparmiare i civili e le infrastrutture civili, a soddisfare i bisogni essenziali dei civili e a facilitare un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli. Le operazioni militari in aree residenziali densamente popolate possono avere effetti indiscriminati. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e di un rilascio sicuro e immediato di tutti gli ostaggi, soprattutto dei bambini, che hanno sofferto cosГ¬ tanto. Un cessate il fuoco umanitario – conclude – salverГ  vite. ConsentirГ  un ampliamento della risposta umanitaria e di aiutare a fornire la migliore protezione ai bambini le cui vite e il futuro sono in bilicoР’В».

Ore 13:09Hezbollah colpisce una caserma nel nord di Israele

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato di aver preso di mira «attrezzatura di spionaggio nella caserma Duviv con armi adeguate e di aver ottenuto un colpo diretto». Da parte sua, il corrispondente di Al Jazeera ha detto che le sirene hanno suonato nelle città dell’Alta e della Galilea occidentale, nel nord di Israele, dopo una sospetta infiltrazione di droni dal Libano. Le sirene che avvertono di una sospetta intrusione di aerei ostili hanno risuonato oggi nel nord di Israele. Le sirene sono state attivate nelle comunità di Even Menachem, Goren e Abirim, tra le altre. Non ci sono dettagli immediati sulla natura dell’incidente.

Ore 12:39Il portavoce degli Houthi: «Il dialogo con l’Occident sul Mar Rosso? Parliamo tramite l’Oman»

«Р“€ in corso uno scambio di vedute con la comunitГ  internazionale tramite la mediazione dei nostri fratelli dell’OmanР’В». Ha risposto cosГ¬ in un’intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat il negoziatore e portavoce degli Houthi dello Yemen, Mohammed Abdulsalam, alla domanda se intendano avviare un dialogo per raggiungere un accordo con l’Occidente sul Mar Rosso. Gli attacchi contro unitГ  mercantili proseguono. Р’В«Le operazioni militari nel Mar Rosso colpiscono navi israeliane dirette in Israele – ha ripetuto Abdulsalam – Gli attacchi continueranno fin quando non finirГ  l’aggressione a Gaza, fin quando non sarГ  revocato l’assedio e fin quando gli aiuti non arriveranno al nord come al sud di GazaР’В». Р’В«Continueremo a stare al fianco del popolo palestinese oppresso – ha insistito – Se l’ingiustizia e l’assedio finiranno, finiranno senza dubbio le operazioniР’В», gli attacchi degli Houthi, che nel settembre del 2014 presero il controllo di Sana’a. Р’В«La nostra posizione resta immutata riguardo il sostegno alla popolazione palestineseР’В», ha ribadito. E, in un velato riferimento alla Spagna che ha posto in precedenza il veto alla partecipazione Ue alla missione nel Mar Rosso, il portavoce ha parlato di Р’В«divergenze nella posizione internazionale da un Paese all’altroР’В», ma tuttavia Р’В«la posizione che prevale tra i Paesi del mondo ГЁ garantire la sicurezza della navigazione che le loro navi non siano esposte a danniР’В». Р’В«L’obiettivo degli attacchi ГЁ chiaro – ha detto ancora il portavoce degli Houthi – Sono una risposta alla situazione in Palestina, che rappresenta una minaccia per una pace regionale, araba e islamicaР’В». Una crisi che, afferma nell’intervista, resta distinta da quella interna yemenita, che rimane tra le piР“в„– gravi emergenze al mondo. Abdulsalam parla anche della Р’В«roadmapР’В» per la pace in Yemen e di un incontro tra una delegazione di Sana’a con rappresentanti sauditi (che sostengono il governo yemenita riconosciuto dalla comunitГ  internazionale), un’opportunitГ  che ha Р’В«contribuito a superare i principali ostacoliР’В». E, ha affermato, il percorso verso la pace in Yemen Р’В«procede beneР’В».

Ore 12:24«Piano di Usa e Qatar per espellere da Doha i leader di Hamas»

Usa e Qatar stanno lavorando ad un piano comune per espellere i leader di Hamas da Doha. Lo ha riferito il quotidiano saudita Al-Arabiya, citato dai media israeliani. In Qatar ci sono sia il leader politico della fazione islamica Ismail Haniyeh sia esponenti di primo piano come Mussa Abu Marzuk e Khaled Mashal. Il quotidiano non ha tuttavia fornito altri dettagli sul piano e la notizia non è stata supportata da altre fonti.

Ore 11:58 Nuova protesta a Kerem Shalom contro gli aiuti a Gaza

Decine di manifestanti hanno bloccato il percorso dei camion diretti a Gaza dal valico israeliano di Kerem Shalom, anche se oggi non è previsto alcun passaggio di aiuti umanitari nell’enclave palestinese. Lo hanno riferito i media aggiungendo che ci sono trattative con le forze di polizia per lasciare l’area, che è stata dichiarata zona militare chiusa. La protesta, che si svolge da giorni è organizzata dal gruppo `Tzav 9´, è contro il passaggio di aiuti umanitari mentre Hamas detiene ancora Gaza oltre 130 ostaggi israeliani.

Ore 11:38La famiglie degli ostaggi: «Al Cairo nessuno del Gabinetto di guerra»

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza ha chiesto un incontro urgente al Gabinetto di guerra chiedendo spiegazioni sulla notizia – non confermata al momento ufficialmente – sul fatto che abbia scelto di non inviare al Cairo una delegazione per ulteriori negoziati sull’accordo sui rapiti. Il Forum ha denunciato che «domande difficili sorgono circa l’impegno del Gabinetto per il rilascio degli ostaggi».

Ore 11:11Milei prega e balla davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme

Nel suo ultimo giorno in Israele prima di partire per Roma, dove è prevista anche un’udienza col Papa in Vaticano, il presidente argentino Javier Milei è tornato al Muro Occidentale di Gerusalemme, dove ha pregato, ballato ed è stato trasportato sulle spalle, mentre un gruppo di religiosi cantava intorno a lui una popolare canzone israeliana. Nel video, che è stato condiviso sui social, si vede il leader ulraliberista con una kippah accompagnato da fedeli dell’ebraismo e dall’ambasciatore argentino Shimon Axel Wahnish. Il capo dello Stato prima salta in mezzo ai presenti che intonano la canzone `Am Israel Jai´ (Il popolo ebraico vive), poi viene portato sulle spalle da una delle persone che lo accompagnavano. La scena è avvenuta dopo che Milei ha visitato il kibbutz di Nir Oz, situato nel sud del Paese, dove il 7 ottobre un quarto degli abitanti sono stati uccisi o catturati da terroristi di Hamas.

Ore 10:50Libano: capo Amal Berri, pronti a difendere il Paese da Israele

Il movimento sciita libanese Amal – alleato di Hezbollah – è pronto a difendere il Libano. Lo ha dichiarato in un’intervista al quotidiano libanese «Al Joumhouria» il presidente del parlamento e capo politico di Amal, Nabih Berri, affermando che «non fanno paura le ripetute minacce da parte dei ministri nemici israeliani». «Se l’esercito occupante – le forze di difesa israeliane – tentano di avanzare di un metro all’interno del territorio libanese, noi di Amal saremo pronti a difendere il Libano», ha affermato. Rispondendo alle critiche per la posizione di Berri rispetto al conflitto con Israele in qualità di rappresentante delle istituzioni, il presidente del parlamento ha affermato che non farà un passo indietro. Il 4 febbraio Berri aveva rilasciato una dichiarazione sul coinvolgimento del movimento Amal nei combattimenti nel sud del Libano, dove il partito filo-sciita Hezbollah ha ingaggiato uno scontro armato con Israele dall’8 ottobre, all’indomani dell’attacco del movimento islamista palestinese Hamas contro lo Stato ebraico e della conseguente operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Il 3 febbraio scorso, il movimento Amal ha annunciato la morte di due combattenti durante gli scontri con l’esercito israeliano nel sud del Libano, portando a tre il bilancio delle vittime dall’8 ottobre.

Ore 10:35Israele: «Informati gli Usa su operazioni in altre aree Gaza»

Israele ha informato gli Usa «della pianificazione di operazioni mirate in altre aree di Gaza». Lo ha fatto sapere il ministero della difesa israeliano dando conto di un colloquio della notte scorsa tra il ministro Yoav Gallant e il suo omologo Lloyd Austin. Gallant ha ribadito la volontà di raggiungere «gli obiettivi della guerra, la distruzione di Hamas, la liberazione degli ostaggi». Ha illustrato a Austin «gli sviluppi della guerra» contro Hamas e le operazioni dell’Idf sopra e sotto terra, con i principali sforzi a sud di Gaza”. Gli Usa hanno definito l’operazione a Rafah un «disastro», spiegando di non conoscere questo piano.

Ore 10:10Ministero della Sanità di Gaza: «27.947 palestinesi uccisi»

Sono almeno 27.947 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani dal 7 ottobre, mentre altri 67.459 sono rimasti feriti. Lo riferisce il ministero della Sanità dell’enclave assediata, controllato da Hamas.

Ore 09:59 Iran: «L’attacco degli Usa a Baghdad è terrorismo di Stato»

Il portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran, Nasser Kanani, ha definito «terrorismo di Stato» l’attacco di Washington a Baghdad che ha portato alla morte di un comandante del gruppo filo-iraniano Kata’ib Hezbollah. Kanani ha definito il raid americano una «violazione della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale dell’Iraq» e ha definito i militari americani «forze terroriste» che lavorano in linea con il «sostegno totale degli Usa per i crimini di Israele contro il popolo indifeso della Palestina». Lo riferisce l’agenzia di stampa Irna.

Ore 08:37Gaza, a Riad i ministri degli Esteri del Golfo, Egitto e Giordania discutono della tregua

I ministri degli Esteri di Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto e Giordania – rispettivamente sheikh Abdullah bin Zayed, sheikh Mohammed bin Abdulrahman al Thani, Sameh Shoukry, Ayman al Safadi – hanno discusso a Riad con il capo della diplomazia saudita, Faisal bin Farhan al Saud, della situazione nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre 2023 è in corso l’offensiva militare di Israele. Nel corso dell’incontro i ministri hanno sottolineato la necessità di porre fine al conflitto a Gaza raggiungendo un cessate il fuoco immediato. I capi della diplomazia dei cinque paesi hanno affermato che è fondamentale garantire la protezione dei civili in conformità con il diritto internazionale umanitario e rimuovere tutte le restrizioni che impediscono l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Inoltre, hanno espresso il loro sostegno all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) e hanno esortato tutti i suoi finanziatori a svolgere il proprio ruolo nel sostenere gli sforzi umanitari per assistere i rifugiati palestinesi. Infine, hanno sottolineato l’importanza di intraprendere passi irreversibili per attuare la soluzione dei due Stati – uno israeliano e l’altro palestinese – e riconoscere lo Stato di Palestina sulla base dei confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale. L’iniziativa di dialogo è avvenuta mentre malgrado gli sforzi internazionali, le parti – Israele e il movimento islamista palestinese Hamas – non hanno raggiunto un’intesa per cessare le ostilità e liberare gli ostaggi. Nella stessa giornata della riunione, il capo della diplomazia saudita ha avuto dei colloqui telefonici con il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, e con il ministro degli Esteri francese, Stephane Se’journe’.

Ore 06:33Gaza, almeno 9 morti in raid Israele nel corso della notte

Almeno nove persone, tra cui bambini e donne, sono state uccise durante gli attacchi aerei israeliani nella notte nella zona centrale della Striscia di Gaza e nella città meridionale di Rafah, al confine con l’Egitto. Lo hanno riferito testimoni e funzionari ospedalieri. I raid hanno colpito un edificio residenziale a Rafah e un asilo trasformato in rifugio per sfollati nella città centrale di Zuwaida. I morti e i feriti sono stati trasportati nei vicini ospedali, dove i corpi sono stati visti dai giornalisti dell’Associated Press.

Ore 04:55Usa a Paesi partner: non violare diritti umani con le armi acquistate da noi

L’amministrazione Biden ha emesso un memorandum sulla sicurezza nazionale che richiede ai governi stranieri di garantire che non violeranno i diritti umani con le armi acquistate dagli Stati Uniti. Lo scrive il quotidiano israeliano `Haaretz´.

Ore 04:53Media palestinesi: bombe israeliane su un asilo occupato da sfollati, 4 morti

L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha colpito un asilo occupato da sfollati nella città di Zawayda, nel centro della Striscia di Gaza.

Ore 03:33Usa, attaccate postazioni di lancio di missili e droni navali degli Houthi

Le forze del Comando centrale (Centcom) degli Stati Uniti hanno condotto ieri in Yemen sette attacchi di «autodifesa» contro quattro droni marini e sette missili da crociera mobili antinave Houthi che erano pronti per essere lanciati nel Mar Rosso. Lo afferma lo stesso Centcom in un post sul suo account X, confermando notizie dei media vicini ai ribelli filoiraniani yemeniti.

Ore 02:37Onu: attacco israeliano a Rafah può avere conseguenze indicibili

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avvertito Israele che il suo piano per un’operazione militare contro Rafah «aumenterà esponenzialmente quello che è già un incubo umanitario con conseguenze regionali indicibili». Guterres ha dichiarato sui social media di essere allarmato dalle notizie secondo cui «l’esercito israeliano intende concentrarsi su Rafah». «Metà della popolazione di Gaza è ora stipata a Rafah senza nessun posto dove andare», ha detto.

Ore 02:01Al Jazeera: raid israeliani a Rafah: almeno 8 morti e 18 feriti

L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno otto persone sono rimaste uccise e altre 18 ferite in attacchi delle forze israeliane contro due case a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Ore 01:23Media palestinesi: colpita da israele una casa a Deir-al-Balah, 2 morti e diversi feriti

L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che due persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in bombardamenti delle forze israeliane che ieri sera hanno colpito una casa nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

Ore 01:20Drone israeliano colpisce un’auto nel sud del Libano: tre morti

Un drone israeliano ha colpito un’auto nel centro della città di Nabatieh, nel sud del Libano, uccidendo almeno tre persone, secondo quanto riferito dall’agenzia di notizie governativa libanese Nna. La Nna non ha fornito i nomi delle persone uccise nell’attacco, avvenuto giovedì, ma le forze di difesa israeliane hanno riferito alla CNN di aver effettuato un attacco contro un «comandante di Hezbollah coinvolto in una serie di lanci (di razzi) verso le aree di Kiryat Shmona e Metula nel nord di Israele».

Ore 01:16Israele: pronti a colpire il Libano con centinaia di aerei

L’aeronautica israeliana afferma che centinaia di suoi aerei sarebbero pronti a colpire il Libano in caso di guerra, secondo quanto riferisce la Cnn. L’aeronautica israeliana – riporta la Cnn – ha dichiarato giovedì che «le decine di aerei che operano attualmente nei cieli del Libano sono solo una parte delle nostre capacità. Una volta dato l’ordine, la mia intenzione è che queste decine diventino centinaia di aerei in grado di eseguire tutte le missioni in pochi minuti, dal lancio di operazioni nei cieli del Libano» ha detto il maggiore generale dell’aeronautica israeliana, Tomer Bar, davanti al personale militare.

Ore 01:15New York Times: solo un terzo dei combattenti di Hamas è stato ucciso

I funzionari dell’intelligence statunitense stimano che solo un terzo dei combattenti di Hamas sia stato ucciso. Lo scrive il `New York Times´. Alti ufficiali dell’intelligence militare statunitense – prosegue il `New York Times´ – hanno detto ai membri del congresso nei giorni scorsi che, sebbene Israele abbia ridotto le capacità militari di Hamas, non è vicino ad eliminarla.

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