Violenza sessuale a Bologna, il giovane sott’accusa: “Ero ubriaco, non ricordo nulla di quella sera”

Bologna, 17 febbraio 2024 – “Ero ubriaco e di quella sera non ricordo nulla, mi sono risvegliato all’ospedale dove ero stato portato per medicare una ferita”. Queste le dichiarazioni spontanee che, con l’aiuto di un interprete, il giovane somalo, accusato della violenza sessuale ai danni di una ragazza che la sera del 6 febbraio stava rientrando a casa in una trasversale di via Belle Arti, ha rilasciato questa mattina davanti al gip di Bologna, Roberta Malavasi. Nella fuga il ventenne aveva anche preso a calci  un’altra giovane intervenuta per aiutare la vittima dell’aggressione.

Il giudice per le indagini preliminari si è riservato la decisione sulla convalida dell’arresto del somalo difeso dall’avvocato Massimo Valentini. Decisione che potrebbe comunque arrivare in giornata.

Lo scorso 6 febbraio, dopo l’arresto per violenza sessuale da parte degli agenti del commissariato Due Torri, il ventenne era stato rimesso in libertà dal pm di turno, per l’assenza della flagranza. Il questore di Bologna aveva disposto un ordine di trattenimento del giovane somalo per pericolosità sociale, facendolo trasferire al Cpr di Milano per una successiva espulsione.

Nei giorni successivi, il tribunale di Milano aveva quindi  disposto la sua liberazione per mancanza del requisito della pericolosità sociale. Il ventenne ha così fatto ritorno a Bologna, precisamente nel Cas di Malalbergo, dove la mattina del 15 febbraio è stato rintracciato dalla polizia che ha eseguito il provvedimento di fermo.