Bene Milan e Roma: qualificazione più vicina

bene milan e roma: qualificazione più vicina

Cominciano bene i play off di Europa League per le squadre italiane. Nel pomeriggio la Roma ha strappato un buon pareggio (1 a 1) a Rotterdam, in casa del Feyenoord, mentre in serata il Milan ha strapazzato 3 a 0 i francesi del Rennes a San Siro. Ora si aspettano le gare di ritorno, la prossima settimana, ma la qualificazione per giallorossi e rossoneri sembra ormai a un passo.

Lukaku ritrova il gol

Finisce 1-1 a Rotterdam il primo atto dell’ennesima sfida tra Roma e Feyenoord, nei play off di Europa League e in attesa del ritorno all’Olimpico Daniele De Rossi, alla sua prima internazionale da allenatore giallorosso, può sorridere. Per il gol ritrovato da Lukaku e per la conferma di un progresso nel gioco. Forse anche pensando al paragone con il fantasma di Mourinho, tornato ad affacciarsi («L’esonero dalla Roma è quello che mi ha fatto più male») nei giorni in cui l’Europa ne rievocava i successi. Un anno fa, in casa Feyenoord, la Roma perse 1-0, ma per dire di aver fatto meglio del predecessore bisogna aspettare il ritorno. Non servirà la rimonta come nella passata Europa League, ma di sicuro una Roma che non conceda errori come nel caso del vantaggio olandese stasera.

Trascinata da un Paredes mai visto a questi livelli nella Roma, Lukaku che è tornato al gol e uno Spinazzola che sembra star ritrovando se stesso (splendido il suo traversone per il gol dell’1-1), la Roma concede poco o nulla al Feyenoord e torna dal De Kuip con un pareggio, appunto 1-1, che cercherà di far fruttare fra una settimana all’Olimpico. È un risultato che dà fiducia, ma sarà bene non sottovalutare al ritorno la squadra olandese che, spera il suo tecnico Arne Slot, potrebbe aver recuperato i titolari oggi assenti per infortunio (Bijlow, Geertruda, Trauner e Timber) ed avere il suo bomber Gimenez, qui impiegato solo per una mezzora (aveva ancora delle noie a un polpaccio), in una forma migliore. Comunque il messicano si è reso pericoloso nell’unica palla avuta a disposizione, respinta con il corpo da Svilar.

La Roma, rispetto all’ultima esibizione, sabato scorso contro l’Inter, è sembrata in crescendo di condizione fisica e anche questo lascia ben sperare. Magari sarà difficile arrivare alla finale di Dublino, come pensava di fare José Mourinho, intanto però sperare in un posto fra le prime “otto o sedici” come ha detto Daniele De Rossi non è certo utopia.

Nella bolgia del De Kuip con più di 50mila tifosi olandesi scatenati (ai romanisti questa trasferta era stata vietata) e che prima dell’inizio del match hanno esposto sugli spalti uno striscione di benvenuto agli ospiti citando “Il gladiatore”, con la frase pronunciata da Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio: «Al mio segnale scatenate l’inferno», la Roma ha sempre mostrato padronanza del gioco. Infatti ha conservato una leggera supremazia nel possesso palla (51% alla fine) e non ha subito quasi mai la supremazia degli avversari, se non nel finale, quando il Feyenoord ha cercato di spingere alla ricerca del gol della vittoria e a quel punto, per contenere, De Rossi ha mandato in campo prima Celik e poi l’acciaccato Cristante al posto dell’ammonito Bove (che salterà il ritorno in quanto era diffidato). La Roma recrimina sulla traversa centrata da Paredes e sulla distrazione di Llorente che, nel recupero del primo tempo, sul cross dalla sinistra di Hartman a centro area si è perso Paixao che, di testa, non ha perdonato e ha battuto Svilar.

Un colpo che avrebbe potuto fare molto male, invece nella ripresa la Roma ha tenuto botta, mettendo in pratica le parole del suo allenatore. «Le squadre forti fanno la loro partita ovunque», ha detto De Rossi e sono sembrate parole profetiche, non a caso ripetute anche nel dopopartita. Intanto Lukaku ha ritrovato la via della rete, vincendo il duello con Hancko e, sul cross di Spinazzola, toccando il pallone con la spalla quel tanto che è bastato per battere Wellenreuther. Ai romanisti non rimane che sperare che sia un segnale di buon auspicio per il ritorno.

Tripletta a San Siro

Tutto facile per il Milan a San Siro contro il Rennes. I rossoneri si impongono 3-0, un punteggio che mette al sicuro i ragazzi di Pioli in vista del ritorno in Francia tra una settimana. Per i padroni di casa a segno Loftus-Cheek, a segno con una doppietta al 32′ e al 47′ e Leao al 53′. La squadra di casa parte con il piede schiacciato sull’acceleratore e va vicino al gol al 7′: un grande lancio a tagliare in diagonale il campo pesca perfettamente Leao, bravissimo ad addomesticare di petto e poi scaricare in porta, tiro leggermente deviato che colpisce la traversa. Passa un minuto e ci prova Reijnders da fuori, con Leao che gli appoggia il pallone all’indietro: palla alta. All’11’ Loftus-Cheek a destra arriva sulla linea di fondo e mette al centro, all’altezza del primo palo, interviene Musah ma la deviazione finisce fuori. Al 24′ arriva la prima occasione per il Rennes. Kalimuendo a destra lavora bene il pallone, che poi viene ceduto al limite dell’area a Bourigeaud. Controllo orientato e subito palla piazzata aprendo il piatto destro che sfila fuori di poco.

Al 29′ Leao sgasa a sinistra e poi, all’ingresso in area, scodella aprendo il destro verso il secondo palo, dove Loftus-Cheek arriva un po’ in ritardo. Appuntamento con il gol rimandato di tre minuti per l’ex Chelsea che sblocca il match al 32′. Con una bella combinazione sulla destra, il Milan libera al cross Florenzi, dalla trequarti.

Palla tagliata benissimo nel cuore dell’area, Loftus-Cheek non deve nemmeno saltare e di testa la gira di precisione mandandola all’angolino. Al 36′ bella discesa personale di Pulisic, che parte dalla sua area a destra, arriva al limite di quella avversaria accentrandosi e poi cede a Giroud, che dal limite cerca il rasoterra di sinistro ma la conclusione è debole e facile preda del portiere avversario. Al 39′ Doué parte da sinistra portando palla, si accentra e poi conclude in porta, Maignan para senza particolari affanni.

In apertura di ripresa al 2′ raddoppio rossonero ancora ad opera di Loftus-Cheek. Dal calcio d’angolo, Kjaer di testa gira in porta, Mandanda respinge con un grande riflesso ma sulla ribattuta si avventa di testa in tuffo il centrocampista inglese per il 2-0. All’8′ il Milan cala il tris: a sinistra Theo Hernandez ruba palla in anticipo e la cede in area a Leao che di tacco restituisce in profondità al compagno. Palla a rimorchio nuovamente per Leao, che piazza di piatto destro in rete. All’11’ ancora i rossoneri in attacco, Leao dentro con un tocco preciso in verticale per Pulisic, che conclude di prima: Mandanda respinge.

Al quarto d’ora chiede il cambio Leao. Non sembra un problema serio, forse solo un leggero affaticamento. Al suo posto Okafor. Pioli inserisce anche Thiaw per Kjaer. Al 26′ Maignan per due volte protagonista nel giro di pochi secondi, respinge prima la conclusione di Gouiri e poi quella di Santamaria. Al 28′ i rossoneri si divorano il quarto gol. Pulisic se ne va da solo nel corridoio centrale e conclude davanti a Mandanda che respinge: palla sul piede di Okafor che di prima tira a botta sicura e trova la respinta questa volta di un difensore, quasi sulla linea di porta.

Poco dopo la mezz’ora altri due cambi per il Milan e tre per il Rennes: Bennacer per Loftus-Cheek e standing ovation per l’inglese, Terracciano per Florenzi, Blas per Matusiwa, Nagida per Doué, Salah per Truffert. Al 36′ Pioli termina i cambi mettendo Adli al posto di Pulisic. Al 40′ grande azione di Musah, che salta tutti di forza e in velocità, poi cerca un cross al centro, respinto dalla difesa del Rennes. Un minuto dopo Theo Hernandez è pericoloso con un tiro potente sulla respinta della difesa francese: palla alta. Al 44′ chance per Bennacer su punizione dal limite dell’area: la palla supera la barriera ma termina alta di pochissimo. Il match si chiude senza ulteriori emozioni dopo 4 minuti di recupero.

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