Filippo Turetta e il 22esimo compleanno in carcere: «A testa bassa per la vergogna»
Oggi, lunedì 18 dicembre, Filppo Turetta compie 22 anni, come quelli che aveva compiuto Giulia Cecchettin il 5 maggio e che aveva al momento della sua morte l’11 novembre, quando è stata prima sequestrata (tra Vigonovo e Fossò) e poi uccisa a coltellate dal suo ex ragazzo che non accettava la fine della loro relazione.
Per Turetta, questo sarà il primo compleanno in carcere e lo passerà nella sua cella della casa cirondariale di Montorio-Verona, dove evita di parlare a lungo con gli altri detenuti per la vergogna.
Il compleanno in carcere
Di certo non è il compleanno che Turetta si aspettava di festeggiare mesi fa, quando era ancora un uomo libero e Giulia era ancora viva. Per i 22 anni dell’imputato non verrà infranta nessun regola e tantomeno non verrà concesso nessun favore. Nonostante quanto si è detto negli ultimi giorni, a Filippo Turetta non è stata riservata nessuna agevolazione particolare, in vista del suo compleanno. Ma, il fondo di verità c’è.
L’imputato può accedere ad un’ala del carcere in cui, con altri detenuti, può guardare la televisione, leggere i giornali e intrattenersi con videogiochi. Un benefit che non ci si aspetta avere in carcere, dopo aver compiuto un omicidio.
Non è escluso che in giornata i genitori vadano a visitarlo. Per il papà Nicola e la mamma Elisabetta sarebbe il secondo colloquio, dopo quello del 3 dicembre scorso.
La vergogna di Turetta
Nonostante il beneficio della Playstation, Filippo Turetta sembrerebbe vergognarsi di chi è e di cosa ha fatto, così come trapela da una fonte ben informata sulla vita dei detenuti, riportata da Il Gazzettino. «Chi lo ha incontrato dice che fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto», si “origlia” dalle mura del carcere, ora che cominciano le analisi del Ris di Parma sulla sua Fiat Grande Punto.
Sempre secondo quanto trapela, Turetta passerrà l’intera giornata del suo compleanno nella sesta sezione del carcere, cioè nell’infermeria dell’istituto dove si trova insieme ad altri 20 detenuti.
L’imputato non vive più solo in cella, quella posta nell’ala psichiatrica sorvegliata a tutte le ore del giorno, e che abitava all’inizio della sua reclusione in Italia, dopo aver passato una settimana in quella tedesca. Al momento, Filippo Turetta condivide la sua stanza in prigione con un altro uomo di età adulta.
Un cambio di cella dipeso dal timore che il 22enne potesse compiere atti estremi o di autolesionismo per porre fine alla vicenda giudiziaria e al suo «Dolore», quello nato dopo aver sequestrato e ucciso Giulia Cecchettin.
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