La Supercoppa Italiana femminile è della Juventus

la supercoppa italiana femminile è della juventus

La Supercoppa Italiana femminile è della Juventus

Roma-Juventus 1-2

Da un lato chi vuole prendersi la rivincita sulla sconfitta in Coppa Italia dello scorso mese di giugno dall’altro chi, invece, non ha ancora digerito il ko ai rigori di un anno, resta il fatto che Roma e Juventus hanno mille e più motivi per portarsi a casa il primo trofeo dell’anno, la Supercoppa Italiana.

L’apertura è tutta di Arisa dalla più romantica ‘Meraviglioso Amore Mio’ e poi con il classico Inno di Mameli, esecuzione emozionante ed ineccepibile. Novanta minuti di temperamento, qualità, sacrificio: il 2024 inizia nel migliore dei modi per la Juventus che vince la Supercoppa Italiana battendo la Roma 1-2 grazie ad un autogol di Viens e alla magnifica rete di Garbino (nel mezzo la perla di Kumagai).

Si parte con la Juventus che tocca il primo pallone e gode del primo calcio di punizione invitante, la mette in mezzo Boattin, Sembrant di testa non trova lo specchio. Ancora le bianconere questa volta dalla bandierina, Caruso la mette bassa per Gunnarsoditter che incrocia e sfiora il palo. Prova a farsi vedere la Roma al 7’ con un paio di calci d’angolo, nulla di fatto. Al minuto numero nove uno dei momenti più toccanti della giornata, il coro per Gianluca Vialli, nella sua Cremona, con tanto di striscione “Sempre con noi”, chapeau. Passano tre minuti ed ecco il vantaggio bianconero: Ceasar si supera sul colpo di testa di Gunnarsdottir, ancora lei pronta sulla respinta non è reattiva la difesa giallorossa che complice una deviazione confeziona il vantaggiodella piemontesi, 0-1. Cerca di scuotersi la Roma, un paio di conclusioni da fuori respinte dalla retroguardia juventina, ma non basta. Al 23’ azione insisite delle giallorosse, batti e ribatti poi va al tiro Greggi con il mancino dal limite, nessun problema per Peyraud-Magnin. Le campionesse d’Italia in carica alzano i giri, ancora Greggi dalla distanza, palla a lato non di molto. Risposta Juve con la palla in mezzo da fermo di Caruso, sponda di Beerensteyn, Ceasar esce con i tempi giusti. La Roma c’è e lo dimostra al 30’ quando è sempre viva Greggi questa volta sulla sinistra, finta il tiro e poi appoggia per Kumagai, stop, tiro e palla all’incrocio, 1-1. Al 36’ è Giugliano a cercare gloria dai venti metri e lo fa con il mancino, risposta provvidenziale di Peyraud – Magnin, ma la signora Gasperotti non rileva la deviazione. Occasionissima Juve: fa tutto bene Cascarino sulla sua corsia, tiro prepotente, smanaccia Ceasar, sulla ribattuta non si fa trovare pronta Cantore che manda incredibilmente a lato a porta sguarnita. Le squadre iniziano a tirare il fiato dopo 40 minuti a buona intensità ma non rinunciano a provarci nemmeno sul finale di primo tempo. Gli ultimi due squilli sono da una parte la punizione a giro di Giugliano, la sfera non scende abbastanza, dall’altro, sempre da punizione, ci pensa Boattin ma si lascia ingolosire troppo e da posizione defilata trova solo l’esterno della rete. Duplice fischio, è 1-1.

Si riparte con un cambio forzato: fuori Aigbogun, che ha subito un colpo al 45’, dentro Bartoli. Nell’intervallo è di nuovo Gianluca Vialli il protagonista con la consegna della targa in sua memoria al Sindaco di Cremona da parte del Presidente Gravina. Tornando al campo si riparte con una Juve un po’ più arrembante. All’8 azione bianconera sul binario di destra, palla in mezzo, Cantore tutta sola manda a lato. Ma il gol è nell’aria e al 9’, dopo il cross disegnato di Grosso su cui non arriva Beerensteyn ci pensa Garbino con una parabola deliziosa a beffare Ceasar, 1-2. Proprio come nel primo tempo, dopo aver subito la Roma si riaccende e la chance che si sviluppa da corner è ghiottissima per Kumagai che da pochi passi svirgola clamorosamente, si salva in due tempi la difesa bianconera. La Roma spinge ora, ed è quasi perfetto il filtrante di Haavi per Giancinti, salva tutto in tackle Grosso, ma l’assistente di linea aveva anche alzato la bandierina. Secondo cambio di giornata, esce Haavi dentro Glionna. Al 28’ coach Montemurro pesca forze fresche, dentro Bonansea per Cantore e Thomas per Garbino. Poco prima Caruso in contropiede su palla con il contagiri di Beerensteyn, la centrocampista si lascia ingolosire e cerca un pallonetto dalla distanza che non va troppo lontano dalla porta. La stanchezza inizia a farsi sentire, squadre piuttosto spaccate. Mister Spugna dà un po’ di riposo a Greggi, al suo posto c’è Serturini. Le giallorosse ci credono e spingono, la Juve stringe i denti in questo frangente delicato del match. Resta a terra Peyraud-Magnin, qualche istante di preoccupazione poi si rialza. Al 43’ torna in campo Girelli dopo l’infortunio, le lascia spazio un’inesauribile Grosso. Scattano sei minuti di recupero e la Roma ha subito una palla d’oro che Giacinti non riesce a trasformare in pareggio, ma c’è ancora vita quando la Juve pasticcia un po’ dietro, palla all’ex Glionna che finta il tiro e serve Giugliano, la capitana prova il piazzato ma sbatte sulla traversa. Altro brivido in area Juventus con Bartoli che si gira e va con il sinistro, sfera che si spegne sul fondo. Roma tutta in the box con l’ultimo calcio d’angolo, sfera allontana e poi fallo in attacco, siamo già oltre il recupero. Thomas potrebbe chiuderla ma il suo destro è smorzato, poi il triplice fischio arriva davvero. La Supercoppa Italiana da Roma torna a Torino, la Juventus batte la Roma 2-1.

IL TABELLINO

ROMA – JUVENTUS 1-2 (1-1)

Roma: Ceasar, Minami, Di Guglielmo (45’ st Valdezate), Viens, Kumagai, Giacinti, Giugliano, Haavi (22’ st Glionna), Aigbogun (1’ st Bartoli), Greggi (35’ st Serturini), Linari. A disposizione: Korpela, Valdezate, Serturini, Ciccotti, Glionna, Latorre, Tomaselli, Feiersinger. Allenatore: Spugna

Juventus: Peyraud-Magnin, Garbino (28’ st Thomas), Cantore (28’ st Bonansea), Boattin, Grosso (43’ st Girelli), Beerensteyn, Cascarino, Caruso, Sembrant, Lenzini, Gunnarsdottir. A disposizione:

Aprile, Cafferata, Girelli, Bonansea, Palis, Bragonzi, Thomas, Bellucci, Salvai. Allenatore: Montemurro

Arbitro: Gasperotti di Rovereto (Decorato di Cosenza, Signorelli di Paola, Diop di Treviglio).

Marcatori: pt: 12’ aut. Viens (J), 30’ Kumagai (R); st: 9’ Garbino (J)

Note – Giornata piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 6500 circa Espulsi: Ammoniti:

Caruso (J), Beerensteyn (J), Kumagai (R). Calci d’angolo: 5-6. Recupero: 1’+6’.

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