Vittorio Emanuele di Savoia, alla camera ardente la grande commozione del figlio Emanuele Filiberto, con la moglie Clotilde e le figlie Vittoria e Luisa

VENARIA REALE, ITALY – FEBRUARY 09: H.R.H. Emanuele Filiberto, Duke of Savoy and Prince of Venice, Clotilde Courau, Princess Vittoria of Savoy and Princess Luisa of Savoy mourn the loss of H.S.R. Vittorio Emanuele of Savoy at Sant’uberto Chapel on February 09, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Il feretro di Vittorio Emanuele di Savoia giunge nella cappella di San Uberto annessa alla Reggia di Venaria Reale, trasformata in camera ardente. Le porte sono chiuse e fuori una folla di persone attende di poter accedere e dare l’ultimo saluto al figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II. C’è anche Emanuele Filiberto, con la moglie Clotilde Courau e le loro figlie Vittoria e Luisa. È visibilmente commosso. Sono visibilmente commossi. Abbraccia i pochi presenti ammessi in San Uberto – foto | video

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SFILATA DI REALI – Il feretro viene appoggiato davanti all’altare ricoperto dal mitico drappo rosso caricato con lo stemma dei duchi di Savoia. Davanti ai resti del principe Sabaudo, ci sono il medagliere delle Guardie d’Onore alle reali tombe del Pantheon. Le guardie che garantiscono il servizio d’ordine sono guidate dal capitano di Vascello Ugo d’Atri.

Ad accompagnare Emanuele Filiberto ci sono il segretario storico di Vittorio Emanuele, Nicolino Narducci e Filippo Bruno di Tornaforte. Narducci che fu arrestato con Vittorio Emanuele e condotto con lui a Potenza nel 2006, venendo scagionato insieme al “suo principe” da ogni addebito. Di Tornaforte sino a qualche anno fa era una presenza costante a fianco a Filiberto. Ora gestisce tutti i rapporti della casa di Emanuele Filiberto con la stampa. A benedire il feretro A celebrare la benedizione è don Franco Troja, unico cappellano reale rimasto che a suo tempo ha benedetto ad Altacomba i resti di Umberto II. Intanto, giunge anche il nipote di Vittorio Emanuele, Sergio di Jugoslavia, figlio della sorella di Vittorio Emanuele, Maria Pia.

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IL TIMORE DI CONTESTAZIONI – Aperte le porte della cappella, entrano alcune centinaia di persone, che dalla mattina sotto una pioggia sottile aspettavano di accedere. Tutte a porgere l’ultimo saluto a Vittorio Emanuele. C’è nervosismo, la polizia in borghese vigila, guarda e osserva: si teme che qualcuno possa infilarsi e inscenare una protesta plateale. Per questo sul piazzale adiacente sono presenti i carabinieri ed alcuni pulmini dell’arma.

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IL TESTIMONE OCULARE – Il signor Giovanni di Torino, ricorda di aver partecipato ai funerali di re Umberto nel 1983 e che ora non poteva mancare nel rendere omaggio al figlio Vittorio Emanuele. “Nel 1983 ad Altacomba pioveva tanto e anche oggi”, osserva Giovanni, “qui piove. C’è forse un filo che collega quel giorno ad oggi. Manca solo Enzo Tortora che in quelle ore di marzo dell’83, comnentò le esequie di Re Umberto”. Per ultimo giunge il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Antonio Parisi