Horner interrogato per 8 ore, l’indagine Red Bull si allunga

Horner interrogato per 8 ore, l’indagine Red Bull si allunga

Un incontro segreto a Londra, durato 8 ore circa. Christian Horner è stato ascoltato dai legali indipendenti ingaggiati dalla Red Bull dopo l’apertura di una inchiesta interna nei suoi confronti partita da una dipendente c he lo ha accusato di «comportamento inappropriato».

Una vicenda che sta scuotendo l’intera Formula 1, il team campione del mondo e l’Inghilterra per la popolarità del personaggio sposato con l’ex Spice Girls, Geri Haliwell. Potrebbe avere risvolti clamorosi se il team principal, alla guida della scuderia sin dalla sua fondazione (primo Mondiale nel 2005), fosse allontanato o costretto a dimettersi. Di certo la faccenda è complessa e delicata come conferma la lunghezza del meeting sul quale trapela pochissimo e che non ha portato a una decisione. Horner avrebbe ribadito la sua innocenza spiegando anche di non aver intenzione di farsi da parte o di autosospendersi fino alla conclusione delle indagini.

La sensazione è che il verdetto non arriverà in tempi brevissimi, negli ambienti della F1 si dice che possano servire settimane. Uno scenario confermato anche da Bbc Sport e da Sky Sports Uk, ben informati sulla vicenda che parlano addirittura di uno slittamento oltre la prima gara del Mondiale (2 marzo in Bahrain). Più passa il tempo però e più crescono le ombre e le voci su una guerra di potere per il controllo della squadra corse di Milton Keynes, esplosa dopo la morte del patron Mateschitz: giovedì 15 febbraio a Milton Keynes è prevista la presentazione della nuova Red Bull RB20 con i piloti Max Verstappen e Sergio Perez. E in teoria con lo stesso Horner, il quale nel frattempo potrebbe essere sentito nuovamente dai legali.

La situazione può mutare velocemente, intanto nella giornata di venerdì la Racing Bulls — nuovo nome del secondo team della Red Bull — ha presentato a Las Vegas la monoposto 2024.