Comandante: da oggi il film con Favino è in streaming. Perché merita di essere visto

Comandante: da oggi il film con Favino è in streaming. Perché merita di essere visto

Da oggi 13 febbraio 2024, è disponibile in streaming Comandante, il film con Pierfrancesco Favino che ha aperto (in concorso) il Festival di Venezia 2023. Si dovrebbe scrivere “asternersi se si soffre di claustrofobia”. Ma il film di Edoardo De Angelis merita di essere visto anche in questo caso… Comandante con Pierfrancesco Favino: il trailer del film su Salvatore Todaro Dove vedere in streaming Comandante e quanto dura Comandante è visibile in streaming su Paramount+ dalle 9 di oggi. Durata: 2 ore e 35 minuti. È diventato il film di apertura di Venezia 80 dopo “il ritiro” di Challengers di Luca Guadagnino. In tempi di sciopero degli attori, la distribuzione internazionale decise di ritirare il tennis-sex-movie con Zendaya. Alberto Barbera annunciò allora la scelta di Comandante. Dopo le polemiche pre-concette, quando il film aprì la mostra il giudizio fu unanime: ottima scelta. Quindi, il consiglio è di guardare Comandante in streaming su Paramount+. Due ore e 35minuti con Pierfrancesco Favino nei panni/divisa/dolori/sommergibile di Salvatore Todaro (1908-1942), comandante di sommergibili della Regia marina. Favino è strepitoso, come gli attori che lo affiancano. Con cui divide letteralmente lo spazio angusto del sommergibile Cappellini, ricostruito nei minimi dettagli, con i suoi 73 metri di lunghezza e 70 tonnellate (di acciaio) di peso. Il cast, coi loro nomi e ruoli, è qui sotto. LEGGI LA STORIA VERA DEL COMANDANTE SALVATORE TODARO Il cast Pierfrancesco Favino è Salvatore Todaro Massimiliano Rossi è Vittorio Marcon Johan Heldenbergh è Georges Vogels Gianluca Di Gennaro è Vincenzo Stumpo Johannes Wirix è Jacques Reclercq Silvia D’Amico è Rina Todaro Paolo Bonacelli è Betti Comandante: la trama del film Ottobre, 1940, durante la seconda guerra mondiale. Il capitano di Corvetta della Marina militare italiana Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino) è affetto da dolori alla schiena dopo un incidente. Potrebbe chiedere la pensione di invalidità e ritirarsi dal conflitto. Ma sceglie di guidare una nuova missione del sommergibile Alfredo Cappellini. Una notte, nell’Atlantico settentrionale, il sommergibile incrocia il piroscafo Kabalo. Si tratta di un mercantile belga requisito dalla Marina britannica e ora dotato di cannone. Il Cappellini emerge dalle acque e comincia a inseguire il Kabalo che inizia a fare fuoco sul sommergibile italiano. Il Cappellini risponde, affondando il piroscafo. Todaro dà ordine di salvare l’equipaggio “nemico”. Predilige dunque le leggi del mare a quelle della guerra… LEGGI L’INTERVISTA A SANDRO VERONESI, CO-SCENEGGIATORE DI COMANDANTE La recensione di Comandante Pierfrancesco Favino riesce a dare la giusta misura, l’umanità e l’accento perfetto a Todaro (nato a Messina, cresciuto a Chioggia). Il suo “comandante” è uno straordinario eroe “normale”. Edoardo De Angelis scrive (con Sandro Veronesi) e dirige un’opera su una realtà storica precisa, filtrandola attraverso lo sguardo, il sentire e le voci di un intero equipaggio. Riesce a ricreare efficacemente il microcosmo-mondo di una truppa raccolta e stipata negli abissi del mare. Osserva Todaro-Favino: «La nostra trincea non si vede e il nemico è lontano, protetto da strati di acqua e d’acciaio…». De Angelis sa immergerci letteralmente nel sovraffollato equipaggio, nel sovrapporsi di accenti, paure e dialetti. Inquadra la figura di un comandante che preferisce le leggi del mare a quelle della guerra. Nella realtà fu poi redarguito dall’Ammiraglio nazista Karl Dönitz: «Neppure il buon samaritano della parabola evangelica avrebbe fatto una cosa del genere!». Secondo qualche critico, in Comandante ci sarebbe troppa retorica da “libro Cuore”. La prima parte risulta a tratti enfatica e didascalica, ma il film cresce – visivamente e narrativamente – e riesce in modo evocativo a farsi elogio di un uomo “giusto” in tempo di guerra. Un film di estrema, magnifica e tragica (in)attualità.  Chi è Edoardo De Angelis Comandante è il quinto film del napoletano Edoardo De Angelis (45 anni). Giocava a pallanuoto. Si è innamorato del cinema girando cortometraggi tra le cave e le campagne abbandonate del casertano. Si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia con Mistero e passione di Gino Pacino. Che sogna di fare l’amore con Santa Lucia e perde la vista per il senso di colpa… Emir Kusturica, che De Angelis ha incrociato all’epoca di Mozzarella Stories (2011, il suo primo lungo), l’ha definito “un talento visionario”. E in effetti le sue storie, i suoi personaggi e le sue immagini fai fatica a dimenticarle. Sempre diverse, anche se magari uguali. Le campagne attraversate dalle gemelle siamesi di Inseparabili. Il lungofiume di Il vizio della speranza. Il nerissimo Perez e il follemente napoletano Mozzarella stories… Ma anche le versioni di Eduardo (De Filippo) by Edoardo (De Angelis): la napoletanità specchio dell’umanità di ieri e quella di oggi che si rimpallano. Fino alla “sua” Elena Ferrante di La vita bugiarda degli adulti (serie tv, in 6 episodi) su Netflix. E a questo suo comandante…