Campagna elettorale senza costi. Biancani, Lanzi e altri dichiarano "0"
Campagna elettorale senza costi. Biancani, Lanzi e altri dichiarano "0"
A Pesaro c’è in corso una strana campagna elettorale. Mega manifesti dei candidati di centrosinistra (Biancani) e di centrodestra (Lanzi) ovunque. Li trovate su muri, tabelloni, fiancate degli autobus, facebook, furgoni pubblicitari, televisioni, giornali, penne, gadgets. Eppure risulta che non stiano spendendo niente. Lo confermano loro stessi, avendo pubblicato per legge sull’albo pretorio del comune di Pesaro il bilancio preventivo dei costi elettorali. La lista "Una marcia in più" ha previsto 0 euro. La lista "Pesaro svolta", ha evidenziato le spese che prevede per questa campagna elettorale: 0 euro.
Andrea Biancani spiega: "Questo è un preventivo, ma col rendiconto metteremo tutto. Io prevedo di spendere personalmente tra i 15 e i 20mila euro, di tasca mia, poi magari avrò un aiuto anche dal partito. Abbiamo scritto 0 perché ancora non abbiamo pagato niente a nessuno. Ma lo faremo".
Marco Lanzi dice: "Chi tiene i conti non ha ancora pagato niente e quindi avrà messo zero per questo ma ci costerà eccome. Arrivano anche contributi dei sostenitori. Io credo che dovrò prevedere un costo mio di 20mila euro circa e risulterà nel rendiconto finale. Ci mancherebbe".
La terza candidata Pia Perricci della lista "Vieni Oltre" ha già preventivato una spesa complessiva di 6.258 euro ottenuti con delle quote versate dai sostenitori. Tra le spese più importanti ci sono i diritti Ica, sulle affissioni, per 1.238 euro mentre per i volantini (550 euro) e per i manifesti (350 euro) l’uscita è stata più contenuta. La spesa per l’affitto dei locali arriva a 2.750 euro. Vediamo il Movimento 5Stelle, perché si è distinto sulla qualità delle spesa. Ha preventivato di spendere 1.309 euro ma quasi il il 90 per cento di questi li ha destinata per pagare il certificato penale dei suoi 25 candidati al costo pro capite di 39,84 euro per un totale di 996 euro. Della serie, prima delle tue idee voglio sapere chi sei e poi ti candidi con i 5Stelle. Il resto, 120 euro, vanno per i manifesti.
Il Pd invece ha messo a bilancio una spesa complessiva di 18mila euro, di questi 12mila per pagare mezzi di propaganda (manifesti ecc.), altri 5000 euro per distribuire e diffondere volantini, e mille euro per i diritti di affissione.
La lista di Fratelli d’Italia ha preventivato di andare a spendere 1.690 euro, la metà o quasi (690 euro) per commissioni bancarie e bolli. Altrimenti, per i manifesti impegnerà 500 euro, per i volantini non più di 400 euro e per le affissioni 100 euro. Zero per giornali, internet, tv, radio, pubblicità sui bus. La lista "Città in Comune" di Enzo Belloni dimostra di essere un filo più ricca di Fratelli d’Italia: Belloni ha messo in conto di spendere 2390 euro, suddivisi in 1040 euro per manifesti, 250 euro per la presentazione del programma, 1100 euro per il materiale di propaganda e senza altre spese. Tempi bui per le casse della Lega. Dario Andreolli prevede spese pari a zero. Dice: "Certo, io non ho i soldi da spendere altrimenti mi cacciano da casa. Ogni candidato ci mette del suo. Non abbiamo nemmeno un conto corrente per chi volesse darci un contributo. Devono darlo al regionale. Il problema è che hanno abolito il finanziamento pubblico lasciando la fantasia". Più ricchi quelli di Allenza Verde, Europa verde e sinistra italiana che ci mettono 2800 euro.
La lista "il Faro" spenderà 800 euro, mentre i Civici Pesaro di Andrea Boccanera hanno previsto zero spese. Non ci sono costi previsti nemmeno per la lista "Pesaro giovani per Lanzi sindaco", e nemmeno per la lista "Forza Pesaro" di Mila della Dora. Forza Italia e Noi Moderati invece hanno azzardato 1.100 euro di costi totali per fare i manifesti. Infine, la lista di Fabrizio Oliva "Spazi liberi" tocca quota 5.300 euro. Quasi una follia.