Bertolucci: "Djokovic non è più lo stesso da quando è stato messo sotto da Sinner"
Bertolucci: "Djokovic non è più lo stesso da quando è stato messo sotto da Sinner"
Le reazioni del pubblico di Roma alle dolorose eliminazioni di Novak Djokovic e Rafael Nadal sono state completamente diverse. Entrambi hanno perso in malo modo - rispettivamente contro Alejandro Tabilo e Hubert Hurkacz - ma il campione serbo ha mostrato un atteggiamento quasi rinunciatario che non gli è mai appartenuto in carriera.
E, così, nonostante sia riuscito a raccogliere un game in più rispetto a Nadal, diversi fischi hanno accompagnato la sua uscita dal campo dopo i timidi applausi. A Nadal è stata regalata una standing ovation da brividi con tanto di Pasillo de Honor, nonostante giri voce che abbia disertato la cerimonia organizzata dagli Internazionali BNL d'Italia.
Bertolucci: "Djokovic non è più lo stesso da quando è stato messo sotto da Sinner"
Di questo e altro ha parlato Paolo Bertolucci nell'editoriale redatto per il quotidiano La Gazzetta dello Sport. "Roma perde i due nomi più importanti del tabellone, i due grandissimi campioni che insieme hanno alzato 16 volte il trofeo, 10 volte Rafa Nadal e 6 Novak Djokovic.
Entrambi escono dopo aver accusato un punteggio severissimo come poche volte era successo nella loro lunga e gloriosa carriera. Delle condizioni di Nadal eravamo tutti perfettamente al corrente e, pure sconfitto, lo spagnolo è uscito dal campo salutato da un tripudio che mai si era visto sui campi di nessun torneo del mondo, se parliamo di un giocatore che aveva appena perso" , ha scritto Bertolucci.
"Ben diversa la battuta d'arresto di Djokovic, un giocatore che ieri si è dimostrato di frequente arrogante, poco rispettoso dell'avversario e del pubblico, nervoso come poche volte in carriera. Se il problema è stato la sua condizione fisica, la colpa è solo sua.
Da quando ha messo mano al suo team, prima divorziando da Ivanisevic, poi stravolgendolo del tutto, e da quando è stato messo sotto da Sinner, il serbo non è più stato in grado di mettere assieme una partita a buon livello.
Era logico pensare di trovarlo in una forma migliore dopo due settimane di duro lavoro. Mancano due settimane al Roland Garros, ma la situazione è molto più brutta rispetto a quanto ci si potesse aspettare. Da quel grandissimo campione che è si sarebbe dovuto ricordare che pubblico e avversario meritano sempre un atteggiamento diverso" .