Cruciani sbotta contro il nobel Parisi: “I pedonicidi sono femminicidi? Putt…te!”
Beppe Cruciani si scaglia di nuovo contro il buonismo imperante, rispondendo a tono a certe dichiarazioni fatte dal Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, il quale, nel corso di una puntata di Propaganda live, ha affrontato il tema della sicurezza stradale. In sostanza, Parisi ha promosso a pieni voti la scelta del sindaco di Bologna di imporre il limite dei 30 km/h. Un argomento molto controverso che ha diviso l’opinione pubblica e generato non pochi dibattiti.
Cruciani, tuttavia, non si è focalizzato sul parere di Parisi su tale controversa questione, quanto piuttosto su certe affermazione che il premio Nobel ha fatto dopo. Scandagliando il preoccupante fenomeno degli incidenti stradali, il fisico ha prima usato un singolare neologismo, vale a dire “pedonicidio”, e poi ha aggiunto: “La prima cosa da fare è cercare di diminuire i pedoni morti in Italia. Quello che mi fa impressione è che in Italia ci sono 400 pedonicidi, li chiamo così, contro un centinaio di femminicidi; metà dei pedonicidi sono in realtà femminicidi perché i guidatori sono quasi sempre maschi che ammazzano e la metà delle vittime sono donne quindi ai 100 femminicidi si aggiungo 200 femminicidi di pedoni. È una situazione che dobbiamo assolutamente risolvere”.
Ebbene sì. Il femminicidio viene affiancato al pedonicidio, perché, stando ai dati citati dallo scienziato, chi si trova al volante è quasi sempre un uomo, e la metà delle vittime degli incidenti è rappresentata da donne. Dichiarazioni sconcertanti, che hanno suscitato la seccata reazione di Giuseppe Cruciani. “Ormai il nostro mondo è ossessionato: qualsiasi cosa è ridotta a sessismo, o omofobia. Prendete ad esempio una polemica ridicola, senza senso: c’è una Fiction Rai con Sabrina Ferilli che si chiama ‘Gloria’ e su social e giornali si apre una polemica su un bacio gay che sarebbe stato coperto. Due uomini, prima di baciarsi, si coprono con un cappello. Ci sarà stato lo zampino della ‘Rai Meloniana’? No, è solo un cappello, non c’è nessuna censura!”, ha esordito il giornalista all’inizio della trasmissione La Zanzara. Poi, l’affondo: “Secondo. Non basta essere dei premi Nobel per essere dei campioni del mondo di ragionamento. Non è quando un premio Nobel si mette a parlare dei 30 km/h o di femminicidio sia per forza una persona illuminata. Anche i premi Nobel possono dire delle putt***te sesquipedali. Il fisico Giorgio Parisi, per carità, un luminare!”.
Il termine pedonicidio? “Io divento pazzo!”, ha sbottato Cruciani. “Io straccio queste dichiarazioni e le butto nel cesso”, ha concluso il giornalista, accartocciando il giornale dove era riportato il pezzo con le dichiarazioni di Parisi.
Giorgio Parisi, del resto, non ha parlato solo di pedonicidi e femminicidi. Ha anche proposto di installare telecamere su tutte le strisce pedonali, e “multare quelli che non si fermano”.
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