Odore di fogna dalla vasca. L’allarme dei residenti
Troppo forte e persistente è stato l’odore “di fogna” nel quartiere di via Papa Giovanni XXIII per alcuni giorni, dopo il primo riempimento della vasca di laminazione con le acque del Seveso a partire da venerdì 9 febbraio, per non segnalare le criticità alle autorità sanitarie e istituzionali. Il Comitato “No Vasca” ha subito scritto ad Ats Milano e ad Arpa Lombardia, mentre l’altro ieri la giunta del sindaco Simone Cairo e tutti i capigruppo del consiglio comunale, di maggioranza e di minoranza, hanno firmato una lettera indirizzata al Prefetto di Milano. Se i residenti del Supercondominio di via Papa Giovanni XXIII hanno visto prima le acque del Seveso entrare nell’invaso, decantarvi sotto le loro finestre, e poi le operazioni di pulizia dei massi delle sue sponde e del suo fondo coperti di fango, un gruppo di assessori e di consiglieri si sono recati nella zona della vasca, nella tarda serata di martedì scorso dopo la seduta del consiglio, constatando di persona che “ancora si sentivano odori non gradevoli in direzione dell’edificato di Niguarda e vicino alle abitazioni del quartiere Papa Giovanni XXIII, all’asilo e alla materna” come è stato scritto nella lettera indirizzata alla prefettura.
Nella dettagliata e-mail il Comitato “No Vasca” ha, invece, precisato che “i residenti sono stati esposti alla raccolta e al ristagno delle acque inquinate – scrivono gli attivisti di No Vasca -. Il lavaggio della scogliera con le lance d’acqua per smuovere i fanghi dalle intercapedini provoca una forte vaporizzazione. Lo diciamo da tempo: i residenti sono preoccupati, perché rischiamo di respirare questi vapori. Da martedì 13 poi si è sviluppato un irrespirabile e acre odore di fogna, che proveniva dalla vasca e che ha invaso i nostri complessi abitativi e il quartiere”. Infine il sindaco, gli assessori e i capigruppo consiliari hanno chiesto al Prefetto sia “di aumentare l’attenzione al tema della salute e della qualità della vita degli abitanti del territorio sia di riconvocare il tavolo in Prefettura con urgenza, dopo questo primo utilizzo parziale, che ha evidenziato che gli odori sprigionati dalla vasca arrecano un danno oggettivo e devono essere ridotti in vista dei successivi riempimenti e pulizie”.
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