OnePlus 12, il flagship che non ti aspetti

Sono trascorsi poco più di dieci anni dalla nascita di OnePlus, fondata nel 2013 Carl Pei, e da allora l’azienda ha fatto tanta strada. L’obiettivo era sempre lo stesso, offrire smartphone che potessero competere con i migliori in circolazione ad un prezzo molto competitivo.

Il brand, inoltre, è stato il primo a portare i sensori di impronte digitali sotto il display, la loro versione pulita di Android è diventata ben nota tra l’affezionata community, chiamata a ricoprire un ruolo attivo nello sviluppo dei devices con i propri feedback. Dieci anni dopo, vediamo insieme fin dove l’azienda ha saputo spingersi con il nuovissimo OnePlus 12, un concentrato di tecnologia in grado di competere con i Big del settore flagship senza preoccupazioni.

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Design

Il nuovo flagship targato OnePlus ha una lunghezza di 164,3mm, una larghezza di 75,8mm ed uno spessore di 9,15mm. Il peso è di 220g. OnePlus non è mai stata particolarmente propensa a proporre semplici rivisitazioni del design. Ad ogni nuovo smartphone, il brand ha offerto qualcosa che potesse marcare una differenza netta con la versione precedente, dal posizionamento della fotocamera, alla curvatura dello schermo, alla posizione dell’iconico slider che OnePlus e Apple sono gli unici a mantenere, e fanno benissimo!

Molto bene il retro, la cover con l’inedita texture marmorea è molto accattivante (nella colorazione Flow Emerald) e la scelta di utilizzarla anche come sfondo del gruppo fotocamere  le dona maggior risalto. La superficie leggermente ruvida è totalmente repellente alle impronte digitali anche se, in qualche occasione può risultare scivolosa.

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Quest’ultimo aspetto perde di importanza applicando la comoda cover trasparente fornita in confezione, che ha il duplice aspetto di proteggere lo smartphone dalle cadure e migliorarne l’impugnatura. Sul lato anteriore OnePlus ha ancora una volta confemato l’utilizzo di uno display curvo ai bordi. Alcuni ritengono questa soluzione scomoda, perchè penalizza il grip dello smartphone nella mano. Tuttavia, il grado di curvatura è sufficientemente attenuato, tale da rendere comoda l’attivazione di quelle funzioni tramite gestures. Tornando all’Alert Slider, per qualche ragione del tutto sconosciuta, l’azienda l’aveva rimosso dal modello 10T.

Una decisione che non è piaciuta affatto alla Community che ne ha richiesto l’immediato reinserimento e dunque, già l’Op11  aveva lo slider (a destra!). Sulla versione 12, OnePlus ha optato di spostare il pulsante sul lato sinistro ed ha riportato il tasto volume a destra. Lo smartphone gode di certificazione Ip65 che offre protezione ai componenti interni nei confronti di schizzi d’acqua, pioggia e particelle di polvere.  Ottimo il feedback aptico, che risulta preciso e silenzioso.

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Display

Il brand si è sin dall’inizio messo in evidenza per l’eccellente qualità dei sui display, e OnePlus 12, il flagship 2024 non è da meno. In questa declinazione, l’azienda ha aggiunto la sigla “ProXdr” con cui apporta alcuni graditi miglioramenti a quello che era già un ottimo display nell’Op 11. Lo schermo è un Ltpo Amoled con risoluzione 2k ed una frequenza di aggiornamento di 120Hz, caratteristiche che consentono alle immagini che scorrono sullo schermo di essere estremamente fluide e veloci, proprio come ci si aspetterebbe dai migliori smartphone di fascia alta presenti sul mercato.  In questo ambito, la caratteristica interessante introdotta da OnePlus riguarda la possibilità di impostare la velocità del refresh rate per ciscuna app presente nel telefono. Più in particolare, in aggiunta all’impostazione manuale e dinamica del display su 60 o 120Hz, OnePlus ha incluso un’opzione con cui è possibile consentire alle applicazioni che richiedono molto scorrimento e video, come i social media, di aggiornarsi a 120Hz, mentre per altre applicazioni in cui la frequenza di aggiornamento non è così importante è possibile impostarla a 90 o 60Hz per risparmiare la durata della batteria. A conferma della grande attenzione che OnePlus rivolge a questo comparto, la grande novità di quest’anno è rappresentata dalla luminosità che il display può raggiungere, fino ad un massimo di 4500 nits quando si visualizzano contenuti Hdr, e un ragguardevole valore 1600 per tutti i rimanenti contenuti. Oltre al piacere, dunque, di fruire diuna piacevolissima visione in Hdr, il display rimane sempre luminoso, nitido, colorato e veloce. L’azienda, inoltre, ha lavorato per ridurre ulteriormente lo sfarfallio del display ai livelli di luminosità più bassi, con il risultato di minimizzare ulteriormene l’affaticamento e la stanchezza degli occhi causate dalle lunghe sessioni. Ottimo il sensore di regolazione automatica della luminosità, perfettamente tarato e veloce nell’adattamento alle differenti condizioni di luce.

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Hardware

Ancora una volta, OnePlus non si è risparmiata, dotando il suo attuale flagship di tutte le specifiche che si possono desiderare.  L’ultimo SoC di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Gen 3, è un’evoluzione del già potente 8 Gen 2 dello scorso anno, che ha alimentato il OnePlus 11. L’aumento di potenza dichiarato da Qualcomm del 25% circa si nota, ma è piuttosto difficile fare una comparazione con l’8 Gen 2 in termini di efficienza energetica. Tuttavia, a fronte di un guadagno del 20% circa dichiarato da Qualcomm, le prestazini energetiche non sono sicuramente peggiorate. L’8 Gen 3 ha sicuramente un “guizzo” maggiore del predecessore e una maggiore consapevolezza della gestione energetica. Per quanto riguarda la Ram, Oneplus offre la configurazione massima a 16Gb (come il modello in provva) e la velocissima unità Ufs 4.0 con una capacità massima di 512Gb. Questa configurazione, per chi non dedica molta attenzione ai dettagli tecnici, significa un device velocissimo che rimarrà tale a lungo, grazie anche ai successivi aggiornamenti alla Ui.

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Batteria

Ad alimentare il OnePlus 12 l’azienda ha adottato una batteria da ben 5400mAh. L’ampia capacità della batteria, unita ad una effiace gestione dell’energia da parte del processore Qualcomm, consentono al device di assicurare un’autonomia che può arrivare ad un giorno e mezzo o addirittura due giorni di uso leggero o moderato. Sorprende, infatti, la capacità di gestione della batteria di OnePlus 12 rispetto al predecessore, il quale, anche nelle condizioni migliori, non riusciva a garantire un’autonomia simile. Anche i giochi, se utilizzati saltuariamente, non drenano la batteria tanto da comprometterne l’autonomia di almento una giornata. Piuttosto, è la permanenza prolungata in zone dove il segnale scarseggia che penalizza la durata, a causa della modalità di ricerca della rete attivata. Tuttavia, questa è una condizione oramai difficile da trovare, anche perchè quando il segnale 5g è debole, OnePlus 12 commuta immediatamente sul 4g. Quando arriva il momento della ricarica, OnePlus 12 dimostra di essere un campione: grazie al velocissimo caricatore Supervooc da 100w, fornito in confezione, OnePlus 12 si ricarica da 0 in circa 30 minuti e, dopo i primi 10 minuti il livello di ricarica ha già raggiunto il 50%. In tema di ricarica c’è da aggiungere la funzionalità di Ricarica Intelligente, che riduce la velocità di ricarica durante le ore notturne in modo che l’intero ciclo di ricarica si completi al mattino seguente o, quando abitualmente riutilizziamo lo smartphone al risveglio. L’altra, utilissima funzione, assente nel OnePlus 11, è la ricarica wireless di 50w che consente di ricaricare lo smartphone, comodamente adagiato su una basetta, senza nemmeno dover rimuovere la cover protettiva in silicone.

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Software

Assieme al display, un altro punto di forza di OnePlus è sempre stata l’interfaccia utente denominata OxygenOs, per l’assenza di bloatware e per la fluidità nell’utilizzo. Nel caso di specie, la Ui del OnePlus 12 è del tutto simile alla ColorOs di Oppo, anch’essa basata su una versione pulita e leggera di Android 14. La soluzione adottata dagli esperti di OnePlus ha comunque dato risultati esaltanti, perchè l’interfaccia rimane fluida, priva di rallentamenti ed intuitiva. Resta da vedere come sarà ottimizzata alla luce del recente annuncio dell’arrivo di Ai Eraser, l’intelligenza artificiale applicata alle immagini. Oneplus ha garantito quattro anni di aggiornamenti per questo modello, sufficienti per tenerlo sempre rispondente alle esigenze e con le necessarie patch di sicurezza. Difficile andare oltre per uno smartphone Android, se consideriamo la velocità con cui la tecnologia si evolve e la richiesta di funzionalità sempre più complesse. Pertanto, la scelta di estendere non oltre i quattro anni gli aggiornamenti software ha una logica ben precisa che risponde agli obiettivi del brand di fornire una User Experience sempre piacevole e moderna.

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Fotografia

Il comparto fotografico del OnePlus 12 rappresenta la migliore configurazione di fotocamere che l’azienda abbia mai realizzato. Essenzialmente lo smartphone utilizza la medesima configurazione della fotocamera posteriore dell’Open, fino al sensore di immagine Sony da 50 megapixel con apertura f/1.6 (48Mp nell’Open). Il pixel binning si applica sempre, quando vogliamo produrre immagini da 12,5 megapixel (equivalenti a 23 mm) a meno che non si scatti in modalità Hi-Res. Per la prima volta, la qualità degli scatti realizzati con il nuovo flagship è in grado di competere ad armi pari con quelli realizzati con i migliori smartphone in circolazione, senza temere il confronto. Merito della stretta collaborazione tra OnePlus e Sony, che ha consentito lo sviluppo di un sensore personalizzato in grado di ottenere un netto miglioramento delle prestazioni fotografiche, e merito di Hasselblad, per aver dato il giusto tono alle immagini, che mostrano colori fantastici e dettagli nitidi sia alla luce del giorno che in condizioni di scarsa illuminazione. È così, che le prestazioni della fotocamera principale sono garantite dal nuovo sensore Sony Lyt-808, il quale proprio con OnePlus 12 fa il suo esordio sul mercato.

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L’obiettivo grandangolare, invece, consente di scegliere tre lunghezze focali: 23 mm (1x), 28 mm (1,2x) e 35 mm (1,5x), tutte integrate nel sensore per evitare l’uso di zoom digitali o di trucchi software. Per quanto riguarda l’ultra-wide da 48 megapixel (14 mm equivalenti), OnePlus ha scelto di mantenere un’impostazione molto familiare, utilizzando il sensore di immagine Imx581 di Sony che risale al modello OnePlus 11. Il campo visivo è sempre lo stesso, 114 gradi, e l’apertura f/2.2, quindi le uniche modifiche riguardano il modo in cui il software gestisce le immagini scattate. Infine, la fotocamera frontale da 32 megapixel con apertura f/2,4, che utilizza un sensore Sony Imx615 con messa a fuoco fissa e stabilizzazione elettronica dell’immagine. L’impronta di Hasselblad è presente in tutta la riproduzione dei colori, generalmente un pò più caldi rispetto al predecessore, con una qualità complessiva delle foto che risulta dunque ottima, con un’eccellente gestione del colore e dei dettagli in qualsiasi situazione, in particolar modo quando utilizziamo il sensore principale.  OnePlus ha anche rinominato la modalità Pro in “Master Mode”, ed ora offre ulteriori controlli sulle foto, consentendo di modificare tinte, nitidezza, contrasto e altro ancora dall’app della fotocamera. Per quanto riguarda i video, tutti e tre gli obiettivi possono riprendere fino a 4k a 60 fps, mentre l’8k è disponibile solo per l’obiettivo principale. È inoltre possibile effettuare riprese in modalità Hdr con supporto per Dolby Vision sia sull’obiettivo principale sia sul teleobiettivo con risultati davvero eccellenti.

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Screenshot con immagini Pinterest

Performance

OnePlus 12 è decisamente velocissimo e molto reattivo, in qualsiasi situazione. Questi risultati sono la combinazione tra l’intenso lavoro di OnePlus nello sviluppo dell’interfaccia grafica e la capacità del potente SoC Qualcomm di gestire le proprie risorse. In particolare, lo Snapdragon 8 Gen 3 è in grado di mantenere alte le performance e la risposta ad ogni nuovo input anche con numerose App aperte in background. In quest’ottica, assume un ruolo fondamentale un’adeguata una soluzione di raffreddamento del processore, che deve rimanere entro certe temperature per garantire le performance per periodi prolungati.  Ebbene, il più recente sistema messo a punto dal brand per il OnePlus 12 si chiama Dual Cryo-velocity system, che consiste in una camera di vapore che aiuta ad allontanare il calore dal processore e dalla scheda madre, in modo che possano funzionare a velocità più elevate e più a lungo evitando, inoltre, che il dispositivo si surriscaldi. Tale condizione rimane pressochè invariata anche quando dobbiamo ricaricare il dispositivo nel bel mezzo di una sessione di gaming. Nel complesso, le prestazioni del OnePlus 12 sono incredibilmente veloci e la potenza è più che sufficiente per svolgere qualsiasi attività.

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Impressioni finali

OnePlus 12 è il miglior telefono che l’azienda abbia mai realizzato e probabilmente uno tra i migliori smartphone basati su piattaforma Android che si possa acquistare in questo momento. Il design è molto bello, il software è veloce e fluido e la potenza è più che sufficiente per gestire qualsiasi operazione. In più, si ricarica velocemente e possiede la ricarica wireless. Il prezzo sfiora i 1000 euro e si avvicina a quello della concorrenza. Tuttavia, OnePlus negli ultimi anni ha fatto significativi passi in avanti e, alle prerogative che tutti i fan dell’azienda conoscono, ha aggiunto ottimi materiali, un altrettanto perfetto assemblaggio e una partership strategica con Hasselblad che ha consentito di realizzare un comparto fotografico al livello dei migliori flagship in circolazione. Questi elementi insieme, riflettono ancora una volta la filosofia del brand che riesce a realizzare prodotti di altissimo livello che non sfigurano affatto al cospetto dei big del segmento di fascia alta.

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