I conti della parrocchia: “Debito da 100mila euro. Ma con offerte e lasciti riusciamo a estinguerlo”
Non c’è bisogno di ricorrere alla Provvidenza, almeno per ora: la parrocchia ha un utile di gestione ragguardevole e in tre quattro anni estinguerà i debiti accumulati di centomila euro. Nel giornalino parrocchiale – retaggio del buon tempo andato – l’operoso don Fabrizio Ricci ha condiviso il conto economico al 31 dicembre della parrocchia a lui in capo di Santa Maria delle Grazie dell’Osservanza al 31 dicembre 2023: entrate per oltre 164mila euro, uscite per 131 con utile di gestione pari a 33mila e rotti. Che annata.
La condivisione del bilancio parrocchiale è un’operazione di trasparenza per corresponsabilizzare i parrocchiani e fornisce un caso di scuola per rispondere alla domanda che molti si pongono su come riescono a tirare avanti le vecchie, care parrocchie, tuttora ambiti educativi irrinunciabili, sia pure meno frequentate rispetto a un tempo.
“Anche quest’anno il bilancio chiude in positivo – osserva il parroco don Ricci –. Noi tiriamo avanti solo grazie alle offerte e senza grandi finanziatori, non abbiamo proprietà e le entrate scaturiscono unicamente dalla generosità dei parrocchiani. Quanto alle uscite, purtroppo si sono rotte le campane e sono serviti quasi diecimila euro per ripararlre, sono state cambiate due cadaie e si è intervenuti su terrazzo del chiostro che stava sgretolandosi, con i 16mila euro. Queste uscite straordinarie, pari a 41mila euro, sono state le più onerose. La nostra fortuna è che abbiamo venduto dei titoli in portafoglio parrocchiale, ottenuti grazie al lascito di alcuni anni fa e che purtroppo si sono notevolmente svalutati. Grazie a questi l’utile è così alto, altrimenti si sarebbe fermato a quattromila euro. Siamo contenti di aver abbattuto le spese energetiche, efficientando le strutture e risparmiando su gas e luce, dopo che nel 2022 le bollette erano state una mazzata”. “Ma gestire una parrocchia con la chiesa e un oratorio così ampio – prosegue don Ricci – è dura e i debiti accumulati negli anni sono pari attualmente a centomila euro, ma di questo passo saremo in grado di estinguerli in tre o quattro anni”.
Nuove spese sono in vista tuttavia per la parrocchia dell’Osservanza. “La sostituzione delle luci della chiesa che consumano molto e illuminano non benissimo con una spesa di trentamila euro – le elenca il parroco – , il campo sportivo sintetico da sistemare per i ragazzini, le vetrate della veranda delle opere parrocchiali da sistemare. Vedremo insieme ai parrocchiani come affrontare questi impegni”.
“Io non posso che ringraziare – prosegue don Fabrizio – quanti con le loro offerte sostengono le attività parrocchiali: gestire locali estesi come quelli dell’Osservanza non è facile”.
Nel 2023 dalle questue domenicali sono stati ricavati quasi 14mila euro, dalle offerte per le benedizioni 18, da quelle per battesimi, cresime, matrimoni e funerali circa otto. Per l’uso di spazi e mezzi parrocchiali la parrocchia ha incamerato oltre ventimila euro. Dal Comune l’anno scorso è provenuto un contributo per l’alluvione pari a 6.700 euro.
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