Grillo, il vero problema della salute sono le diseuguaglianze
Il set è il salotto di casa a Sant’Ilario, a Genova, il discorso presenta pure gli inevitabili spunti comici (“mi hanno messo in camera mortuaria, per stare finalmente tranquillo”), ma lo spunto parrebbe soprattutto politico, una presa di posizione in difesa della sanità pubblica. C’è tutto questo, nel nuovo video diffuso dal fondatore e ora garante del M5s Beppe Grillo sui suoi profili social. Intitolato “La salute è politica”, si tratta del racconto dei giorni passati in ospedale a Cecina, in provincia di Livorno, il mese scorso. “Esperienza molto positiva, – la definisce il comico genovese – dove ho incontrato medici e infermieri strepitosi nonostante tutte le difficoltà in corsia”.
Rimasto “in via precauzionale” in ospedale per quasi una settimana, Grillo aveva già ringraziato i medici toscani alla sua uscita dal ricovero, ma è la prima volta che racconta la sua esperienza aggiungendo una lunga serie di riflessioni sulla sanità pubblica. “Sono uscito da quell’ospedalino di Cecina anche con un’esperienza molto positiva – racconta il fondatore e garante del M5s – nnel senso che il pronto soccorso, medici, infermieri, barellieri, li ho visti affannarsi, lavorare in un modo strepitoso. In una corsia dove io a 75 anni ero il più giovane, c’era anche un centenario tra rumori e allarmi che suonavano”.
“Io capisco che per medici e infermieri lavorare in quelle condizioni sia molto difficoltoso – continua il racconto di Grillo – Poi mi hanno trovato una cameretta in medicina al primo piano per stare più tranquillo, era quella mortuaria, cioè non stava morendo nessuno, mi hanno detto ‘perché non va lì così sta più tranquillo?’ e ho detto sì. Mi hanno fatto le analisi, adesso sono a casa e sto bene”.
Dopo aver visto “in che condizioni vivono i pronto soccorso proprio da dentro”, Grillo punta il dito sulle “disuguaglianze, il vero problema della salute”. “Quando parliamo di salute dobbiamo inevitabilmente parlare di società, di ambiente, di alimentazione, di urbanistica. Ridurre la povertà è migliorare la società. La salute dei più poveri deve raggiungere lo standard dei più ricchi, per farlo abbiamo bisogno di sociologi, antropologi, architetti, perché dentro c’è tutto, c’è l’energia, quello che mangiamo, come ci muoviamo, le scelte che compiamo”.
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