Nicola Fasano, l’atelier delle ceramiche che ha stregato Armani e Ford Coppola vola in Nuova Zelanda

Il laboratorio a Grottaglie

L’entusiasmo è di chi fa il suo lavoro da decenni con una passione estrema e si emoziona quando deve raccontarlo. Franco Fasano, sua figlia Nicoletta e i suoi nipoti sono gli ultimi eredi di diciotto generazioni di ceramisti di Grottaglie dell’azienda che porta il nome del nonno, Nicola Fasano. Proprio come i suoi predecessori, Franco Fasano vive fra la terra cotta, i forni, i torni e i pennelli, decorando a mano ancora personalmente molti dei suoi prodotti. Una tradizione, quella della famiglia Fasano, portata avanti sin dall’Ottocento. “Un mestiere, più che un lavoro che – ammette il patron – spero possa continuare ancora a lungo”.

Dai piatti con il famoso galletto (simbolo della Puglia), dai “pomi con le foglie” alle “pigne” che decorano centinaia di balconi nei centri storici e non solo. La famiglia Fasano ha creato oggetti e stili rappresentativi della nostra regione, oggi venduti in terre lontanissime. Come la Nuova Zelanda.

“Ormai quegli oggetti sono stati copiati da chiunque e questo comporta un danno enorme per noi artigiani, ma siamo stati noi a crearli e a renderli famosi. Mio padre ebbe una grande idea in un momento molto difficile per l’artigianato. Nel 1964 decise, infatti, di partecipare alla prima fiera internazionale di settore a Milano. Quella partecipazione ci ha fatto conoscere al mondo, mostrando la bellezza e l’unicità di un prodotto interamente fatto a mano. In un momento in cui una macchina produceva 365 piatti all’ora, mentre una ditta artigianale ne riusciva a fare 365 al giorno al massimo, è stato fondamentale. Con le fiere siamo riusciti non solo a resistere alla tecnologia, ma anche ad arrivare fin qui”.

Franco Fasano, patron della Ceramiche Nicola Fasano

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Il 2024 si prospetta un anno importante per l’azienda pugliese che sta già lavorando per realizzare un importante ordine per The Conran Shop, un cliente trentennale che ha sede a Londra e filiali a Parigi, Tokyo, Seul e in Kuwait.

Piatti, bicchieri, tazze, vassoi, coppe, teglie, oggetti artistici, vasi, lampade, pupe e cavalieri sono solo alcuni dei prodotti che ogni giorno vengono creati nel laboratorio e poi venduti nel punto vendita del quartiere delle ceramiche a Grottaglie, ma anche in quello di Corso Italia a Milano, oltre all’e-commerce. “Un tempo avevamo una nostra cava di argilla, ma abbiamo dovuto dismetterla, perché le quantità prodotte non bastavano a coprire il nostro fabbisogno. Oggi acquistiamo la materia prima dalla Toscana”.

L’azienda fattura circa due milioni di euro e conta una ventina di dipendenti. Ogni oggetto è realizzato e decorato a mano, come ricorda ogni piccola imperfezione che lo rende unico. Nel corso degli anni il mercato di riferimento è diventato sempre più grande e sempre più internazionale. All’estero sono apprezzate maggiormente le novità, rispetto agli oggetti tradizionali. Come ad esempio i piatti con i volti o con decori astratti particolarmente amati dagli stranieri e da importanti ristoratori.

“Vendiamo in Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Cina, Corea Singapore. In Germania, ad esempio, abbiamo realizzato un importante lavoro per lo studio Riviera di Monaco. Lavoriamo per Rinascente e Coin, producendo anche per conto terzi per molti brand famosi. Ad esempio nel 2020 _ dice il patron dell’azienda tarantina – abbiamo realizzato una grossa commessa per Esselunga che ha inserito nel proprio catalogo della raccolta punti i nostri piatti. Ne abbiamo prodotti prima 12mila, poi altri 24 mila per un totale di 36mila. Per il 25hours Hotel di Firenze invece abbiamo realizzato appositamente dei piatti con delle citazioni di Dante Alighieri”.

Le ceramiche Nicola Fasano, però, sono presenti anche in alcune delle dimore più belle del mondo, negli appartamenti di Borgo Egnazia, il resort che ospiterà il G7 nel giugno 2024 e in quelle di centinaia di personaggi famosi.

“Proprio qualche settimana fa sono stato in Francia, dalla sorella di Giorgio Armani, a consegnare personalmente un ordine. Con la famiglia Armani c’è un legame speciale che dura da decenni. Per loro abbiamo realizzato tantissimi lavori. Così come per il regista e premio Oscar, Francis Ford Coppola. che – ricorda ancora il patron dell’azienda – ogni volta che viene in Puglia passa a trovarmi. Per onorare il luogo di nascita dei suoi genitori, il signor Coppola ha realizzato un resort con ristorante nel Palazzo Margherita, a Bernalda, in provincia di Matera. Ed è per me un onore sapere che lì ci sono i nostri piatti e molte delle nostre creazioni”.