Gli interessamenti ci sono stati e ci sono ancora le colonie di Villa Marina. Ma tutti arrivano, guardano, prendono atto dei vincoli, e ne ne vanno. Nel frattempo l’Inps che è titolare dell’immobile sta portando a termine proprio in questi giorni l’operazione-maquillage perché sta posizionando dei grandi teloni bianchi sulla facciata che dà su viale Trieste ricordando che la città è Capitale della Cultura. Un po’ quello che ha fatto il Demanio in piazza del Popolo con l’ex Intendenza di Finanza, accanto alla Prefettura.
Una operazione, quella di coprire il decadimento di uno stabile abbandonato ormai da diversi anni, che era stata messa nel conto anche perché si è ormai di nuovo alle porte della buona stagione ed il complesso non è mai stato un bel vedere con i suoi stracci svolazzanti, le finestre e le porte rotte, gente che vi entrava per bivacchi e aree che sono state dichiarate pericolanti come i terrazzi.
Ma in realtà la vera novità riguardante le colonie di Villa Marina è un’altra. L’immobile dopo una serie di aste andate a vuoto, torna nuovamente sul mercato al miglior offerente. Ma rispetto all’ultimo tentativo risalente al 2021 pare che i valori immobiliare vengano rivisti al ribasso: si dovrebbe passare da 4 milioni e 150mila euro, perché ci sono oggettive difficoltà di cessione, ad un taglio radicale del valore.
La direzione romana dell’Inps ha dato di nuovo incarico per una stima all’Agenzia delle entrate. Una volta ottenuto il presunto valore, i 12mila e 542 metri quadrati di questo complesso risalente al periodo fascista andranno all’asta molto probabilmente prima dell’inizio dell’estate.
Nel caso ci dovesse essere una sola offerta, pare che abbia dato la sua disponibilità all’acquisto il fondo immobiliare Aristotele Senior che fa capo oltre che all’Inps anche ad altri fondi che gestiscono le pensioni. Per un progetto noto: la realizzazione di una sessantina di appartamenti destinati agli anziani, con una serie di servizi di contorno come palestra, bar ristorante ed anche un ambulatorio medico. Tanto che l’Inps aveva messo nel conto di acquisire anche tutta l’area con palestra che dà sul lato città proprio per collocarci i servizi. Un’area che il Comune ha cercato di vendere anche alcune settimane fa ma nessuno si è presentato con una offerta in mano. Una ipotesi, quella che avevano studiato i tecnici dell’Inps, attraverso un progetto di massima, rimasta nel cassetto anche perché i costi di ristrutturazione della struttura, fermo restando i vincoli della Soprintendenza, vengono calcolati dell’Inps intorno ai 20 milioni di euro.
Se si farà avanti invece qualche concorrente, che sia un privato o un altro fondo immobiliare, il giorno dell’asta, si riaprirà invece una nuova partita: la Renco voleva traslocarci gli uffici, altri avevano pensato ad un hotel. Va detto che il complesso ha anche in concessione, per tutto il fronte di villa Marina, anche la spiaggia.
m.g.
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