Salvini contro Macron: “Bellicisti come lui problema della Ue”. E Le Pen e Ventura attaccano Meloni su von Der Leyen

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La (piccola) adunata sovranista della Lega a Roma, agli studios di via Tiburtina, senza Marine Le Pen – manda un messaggio in collegamento -, 1.500 persone e i proclami di Matteo Salvini: “Vogliono provarci a far passare la voglia ma non ci riusciranno, resteremo al governo fino al 2027”, dice il segretario federale del Carroccio.

La convention del partito europeo Identità e democrazia si intitola ‘Winds of Change. Towards a Europe of Cooperation’, con previsti gli interventi di Gerolf Annemans, presidente del partito, Harald Vilimsky, capo delegazione del partito austriaco Fpo al Parlamento europeo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, l’imprenditore statunitense ed ex candidato alle primarie repubblicane Vivek Ramaswamy, il leader del partito portoghese Chega André Ventura.

“Chi voterà Lega alle europee sa che non voterà mai un altro mandato per Ursula von der Leyen, mai con la sinistra e i socialisti”, ripete il vicepremier. Che sottolinea il suo rapporto di amicizia con Giorgia Meloni, “certo con gli amici possono esserci problemi ma poi si risolvono”, assicura. Ed è un Salvini in versione ramoscello d’ulivo quando dice che “Macron con le sue parole (l’invio di truppe Nato in Ucraina, ndr) rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per questo continente. I problemi non sono la mamma e il papà, ma i guerrafondai come Macron. Non voglio lasciare ai miei figli un continente pronto a entrare nella terza guerra mondiale”.

Sempre in ottica europee, Ventura, capo del partito di estrema destra portoghese Chega, sostiene che “abbiamo una grande battaglia da combattere, tra il bene e il male, e in ogni Paese affrontiamo continui attacchi ai nostri valori. E chi dovrebbe difenderci? Per Identità e Democrazia l’Europa è un continente cristiano e deve continuare a esserlo. E dobbiamo salvare l’Europa dalla burocrazia di Bruxelles”.