Al centro le litiganti, intorno il ‘pubblico’ che riprende con gli smartphone. È bastato un clic per far diventare virale il video che riprende una zuffa tra ragazzine scoppiata nei giorni scorsi al parco Pareschi e conclusasi fortunatamente senza gravi conseguenze. L’episodio, rimbalzando in rete, ha fatto salire il livello di preoccupazione su comportamenti di questo tipo, peraltro già all’attenzione delle istituzioni che hanno attivato appositi protocolli in materia.
Sembrava tutto finito con quella scazzottata. Invece, ieri mattina, si è assistito a un nuovo sviluppo proprio davanti all’istituto del centro frequentato dalle protagoniste dell’episodio. I genitori di una di loro si erano infatti presentati a scuola per parlare con i docenti dell’accaduto. All’esterno dell’istituto avrebbero però incontrato le altre giovanissime coinvolte e ne sarebbe nato un breve battibecco. Stemperata la situazione, i genitori sono entrati a scuola dove sono intervenuti anche i carabinieri (non chiamati a seguito dell’accaduto, a quanto si apprende, ma già presenti nella zona per attività di controllo legate proprio alle scuole), per cercare di capire insieme al personale scolastico cosa fosse successo. Al momento non risultano denunce su quanto accaduto e non ci sarebbero gli estremi per un’indagine d’ufficio. L’intenzione sembra essere quella di trovare una via di conciliazione ‘interna’, magari coinvolgendo le ragazze e i genitori.
Al di là di tutto, senza voler creare allarmismi su quello che al momento rimane un alterco tra ragazzini, l’episodio non va sottovalutato. E la scuola frequentata dalle adolescenti coinvolte (non indicheremo il nome dell’istituto per tutelare l’identità delle minori) già da tempo si sta muovendo in questo senso. “Anche quest’anno – fa sapere la preside – abbiamo attivato incontri con le forze dell’ordine oltre ad azioni di prevenzione, controlli, tavoli e protocolli”. Il corpo docenti dell’istituto e la dirigente auspicano infine che “la mediazione, unita al dialogo e alle molteplici azioni di prevenzione che le scuole realizzano in collaborazione con le famiglie possano essere la strada migliore per evitare episodi di violenza tra i giovani, come quelli recentemente accaduti, e per insegnare i veri valori del rispetto reciproco e della non violenza”.
f. m.
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